Cala il gelo tra Guardia di Finanza e Rai

da Milano

I rapporti erano già freddi da qualche settimana tra la Guardia di finanza e la Rai. Da quando, cioè, la Tv pubblica aveva deciso di trasmettere il venerdì su Raidue la seconda serie del Capitano, fiction con Alessandro Preziosi, Gabriella Pession e Giampaolo Morelli che, suggerita dall’allora ministro Giulio Tremonti, nella prima edizione aveva dato reciproca soddisfazione - di ascolti, con punte oltre il 20 per cento - a viale Mazzini - e di immagine - della polizia finanziaria. Meglio di una campagna pubblicitaria, al punto che anche ora sull’homepage del sito ufficiale della Gdf campeggiano i link della fiction, prima e seconda serie, con tanto di trame e cast al completo. Così, sulla scia dell’entusiasmo, a un certo punto si era addirittura pensato di promuoverla su Raiuno. Prima di rinunciare per confermarla su Raidue, bisognosa di essere sostenuta. Ma almeno, si auguravano i vertici della Finanza, sarà programmata in una serata favorevole. Invece no, la Tv di Stato ha stabilito la messa in onda al venerdì (dal 14 settembre), giorno tradizionalmente penalizzante per la fiction. Per tutta la vicenda il comandante generale delle Fiamme gialle aveva significato il suo disappunto in una lettera inviata al presidente della Rai Claudio Petruccioli.
Nei giorni scorsi è arrivato il patatrac finale. Quando, alla Mostra del cinema di Venezia è stato presentato L’ora di punta di Vincenzo Marra, terzo film italiano in concorso, coprodotto e distribuito da Raicinema già nelle sale, e circondato da un certo clamore soprattutto a causa delle stralunate dichiarazioni di Fanny Ardant su Renato Curcio e le Br. Ad alcuni spettatori interessati però non è sfuggito un altro aspetto tutt’altro che secondario della pellicola. Il film narra una storia di corruzione dei giorni nostri con un finanziere che cambia vita per trasformarsi in un faccendiere in cerca di facili guadagni, anche con l’aiuto di qualche esponente politico. Anche gli altri militari delle Fiamme gialle non fanno una bella figura cosicché qualcuno ha osservato che dentro la divisa si annida il marcio.

Così ora i rapporti tra Finanza e tv pubblica si son fatti gelidi. E c’è chi teme che, per marcare il proprio dissenso, la rappresentanza della Gdf possa disertare l’imminente conferenza stampa fissata per il lancio del Capitano.

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