Calabria, trovati i resti dei coniugi scomparsi

da Catanzaro

Due corpi putrefatti ritrovati in una radura. Sono quelli dei coniugi De Marco scomparsi in circostanze misteriose il giugno scorso. E così, mentre Pasquale DeMarco, 34enne calabrese, interrogato in merito alla morte dei suoi genitori come principale indiziato, raccontava inverosimili intrighi internazionali (sosteneva infatti di essere un agente Cia), un pastore di Cutro nel Crotonese, in cerca di lumache ha intravisto nella vegetazione un teschio umano e ha chiamato subito i carabinieri. Anche le più deboli speranze riguardo la sorte dei coniugi si sono spente con quella telefonata. Erano loro, sepolti sotto un ponte nei pressi di un canneto, avvolti in teli di plastica. Estratti i corpi, a un primo esame, è stata subito chiara la natura violenta della morte e, anche senza la prova scientifica del Dna, è nato automatico il collegamento con Luigi De Marco e Maria Campisano.

Per Pasquale, il cui ruolo di protagonista dell’efferato omicidio dei genitori è sempre più evidente, la situazione si complica: la plastica con cui erano avvolti i due poveri coniugi corrisponde a quella dei rotoli di plastica blu acquistati da Pasquale qualche giorno prima. L’autopsia sarà effettuata nei prossimi giorni presso l’ospedale di Catanzaro dove sono state trasportate le salme.

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