Milano - Parte a ritmo lento la nuova serie A, con un pronti via che può preoccupare, almeno per le prime giornate, le sole Fiorentina, Napoli, Sampdoria e Palermo. Ma parte anche con uno sgarbo che più sgarbo non si può nei confronti del presidente federale Giancarlo Abete non invitato alla cerimonia profana del varo del calendario, da sempre tenuta a Roma nel salone d’onore del Coni e questa volta invece officiata da Maurizio Beretta nella Sala delle Grida della Borsa, a Palazzo Mezzanotte a Milano. Trattamento diverso invece per il Coni: il presidente Gianni Petrucci è stato invitato da Beretta ma, trovandosi a Barcellona per gli Europei di atletica, ha declinato l’invito con una frase «spostare i calendari da Roma a Milano è stato un modo per evitare polemiche» che la dice lunga sulle tensioni esistenti con la Lega di A che non ha affatto digerito il dimezzamento degli extracomunitari.
E le polemiche restano, come ha dichiarato il presidente della Lega di A Maurizio Beretta: «È questione di rispetto, il confronto è franco e duro, addirittura aspro e non era necessario fare gli ipocriti. Ecco perchè non ho invitato la Federazione». Meglio dare spazio allora al calcio giocato, con l’Inter che esordirà a Bologna lunedì 31 agosto (il venerdì precedente sarà impegnata a Montecarlo nella Supercoppa europea) mentre Samp-Lazio e Fiorentina-Napoli sono da subito match da brivido. Andamento lento dicevamo, soprattutto per il Milan che partirà con le neopromosse Lecce (a San Siro) e Cesena, mentre la Sampdoria affronterà il primo vero ostacolo della stagione all’Olimpico con la Juventus. Ma è tra il 26 settembre e il 3 ottobre che il campionato incomincerà a dare i brividi con Roma-Inter prima e Inter-Juventus sette giorni dopo. Ma i derby (l’anno scorso Milan-Inter si giocò alla seconda giornata), sapore del calcio, quando mai sono, direte voi? La prima stracittadina è quella del Cupolone, Lazio-Roma che si giocherà il 7 novembre, mentre quello della madonnina, Inter-Milan andrà in scena il 14 novembre. Buon ultimo quello della Lanterna tra Sampdoria e Genoa che, il 19 dicembre, anticiperà la sosta natalizia che si protrarrà fino al 6 gennaio. Salvo che l’Associazione calciatori di Sergio Campana (neppure lui invitato), in rivolta per dover giocare il giorno dell’Epifania, non decida qualche forma di protesta. Sciopero? Stendiamo un velo pietoso.
Il fatto è che la nuova Lega di A guarda all’Inghilterra, vuole copiare la Premier League, spalmare i turni di campionato con la partita all’ora di pranzo e la possibilità di un posticipo al lunedì sera, con conseguenze che non è facile prevedere e pone tanti vincoli quali mai s’erano riscontrati nella storia del calcio di casa nostra. Epocale l’eliminazione delle teste di serie con le grandi (Inter, Roma, Milan, Juve, Napoli, ma anche i derby) che non si incrociano nei quattro turni infrasettimanali serali (4°, 11°, 18° e 4° giornata di ritorno), così come le squadre impegnate in Champions non incontrano le formazioni di Europa League nelle giornate collocate tra i giovedì di quest’ultima e i martedì-mercoledì successivi di Champions (vale a dire le giornate numero 7, 12, 13, 15 e 16). Per dieci squadre è prevista la perfetta alternanza tra casa e trasferta: Genoa-Sampdoria, Inter-Milan, Lazio-Roma (utilizzano il medesimo stadio), Bari-Lecce e Bologna-Cesena.
Sul campo amico partono quindi Milan, Roma e Samp che nello scorso campionato esordirono in trasferta, ma anche Bari e Bologna visto che Lecce e Cesena hanno chiesto di esibirsi in trasferta non avendo, come anche il Brescia, la disponibilità dello stadio.
I derby cittadini si disputano, secondo logica, in tre giornate diverse, mentre alla prima e all’ultima giornata non si ripetono sfide che si sono svolte negli ultimi due campionati (né si replicano nella medesima giornata partite giocate nel 2009/10).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.