Calcio e tv, istruttoria Antitrust contro Lega

Avviato un’istruttoria per possibile abuso di posizione dominante: i "pacchetti" per i campionati di serie A non sembrano garantire una gara competitiva e ostacolerebbero la crescita di nuovi soggetti

Calcio e tv, istruttoria Antitrust contro Lega

Roma - L’autorità antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti della Lega Calcio per possibile abuso di posizione dominante. Secondo l’autorità, i "pacchetti" di diritti televisivi predisposti per i campionati di serie A 2010-2011 e 2011-2012 "non sembrano garantire una gara competitiva e ostacolerebbero la crescita di nuovi soggetti, con danno a valle per i consumatori".

L'istruttoria dell'Antitrust Obiettivo dell’Autorità guidata da Antonio Catricalà è quello di verificare se la Lega Calcio, nel predisporre i pacchetti di diritti Tv di serie A per le stagioni sportive 2010-2011 e 2011-2012, abbia abusato della sua posizione dominante nella commercializzazione in via centralizzata dei diritti stessi. Secondo l’Autorità le modalità di formazione dei "pacchetti" scelte dalla Lega Calcio "potrebbero risultare in contrasto con i principi posti a tutela della concorrenza": i "pacchetti", così come formati, "appaiono ritagliati 'su misura' dei principali operatori di pay tv, con l’effetto di non garantire lo svolgimento di una procedura effettivamente competitiva e di ostacolare l’ingresso e la crescita di altri soggetti".

Le accuse alla Lega Calcio La Lega Calcio "sembrerebbe aver preferito determinare le condizioni per una minore competizione tra gli operatori della pay tv nello sfruttamento dei diritti, per assicurarsi gli introiti attesi, limitando l’incertezza legata al risultato della gara. Il minore grado di concorrenza tra gli operatori della pay tv che ne potrebbe derivare può evidentemente avere effetti negativi sui consumatori, che potrebbero dover pagare prezzi più alti a fronte di una inferiore varietà e qualità dell’offerta".

I 'pacchetti' dei campionati Il potenziale effetto distorsivo della concorrenza derivante dalle modalità di formazione dei pacchetti prescelte era peraltro già stato evidenziato dall’Autorità nel provvedimento di approvazione delle linee guida adottato il primo luglio 2009, con il quale chiedeva alla Lega la definizione di più pacchetti nell’ambito di ciascuna piattaforma, proprio per promuovere la massima partecipazione possibile alle procedure competitive e l’ingresso di nuovi operatori, nonché lo sviluppo di una concorrenza infra-piattaforma. Secondo l’Antitrust, i pacchetti definiti dalla Lega Calcio "non risultano inoltre adeguati a garantire condizioni di assoluta equità, trasparenza e non discriminazione ai partecipanti alle procedure competitive e a consentire una partecipazione alle stesse da parte di una pluralità di operatori delle diverse piattaforme, come invece richiesto dalla normativa vigente".

I chiarimenti della Lega Sono arrivati all’Autorità e sono all’esame degli uffici competenti - a quanto si apprende - i chiarimenti chiesti dal’organismo di garanzia alla Lega Calcio sui bandi per i diritti tv della

serie A 2010-2012. Nei giorni scorsi l’Agcom - sulla base dell’esposto dell’emittente Conto Tv inviato anche all’Antitrust - aveva chiesto spiegazioni alla Lega, relative in particolare ai pacchetti destinati al satellite.

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