Annecy, la favola alla inglese della Cenerentola di Francia

L'Annecy sogna la finale di Coppa di Francia. Sarebbe la prima volta per una squadra mai passata in Ligue 1

Annecy, la favola alla inglese della Cenerentola di Francia

L'Annecy sogna di fare la storia in Francia. I biancorossi della piccola città capoluogo di dipartimento dell'Alta Savoia, nella regione Alvernia-Rodano-Alpi, delle dimensioni di Monza (circa 130mila abitanti) sono a un passo dall'arrivare in finale di Coppa di Francia. Nella giornata del 6 aprile il Tolosa sarà l'ultimo scoglio prima di una possibile entrata in finale della squadra che lotta per evitare la retrocessione in Ligue 2, la seconda serie transalpina.

Né Annecy né Tolosa hanno mai vinto un trofeo ufficiale nella loro storia, e dunque in ogni caso anche per i biancoviola provenzali un'eventuale vittoria avrebbe il sapore dell'evento storico. Ma è chiaro che l'ingresso dell'Annecy all'ultimo atto di Coppa di Francia avrebbe un sapore particolare.

La squadra nata nel 1927 e passata per rifondazioni e fallimenti non ha mai giocato un campionato di Ligue 1 e ha vissuto lunghi decenni nei campionati minori francesi. In precedenza, tra il 1949 e il 1970 aveva ottenuto ottimi risultati come club puramente amatoriale. . Nel 1948-49, l'Annecy divenne membro fondatore della Lega Nazionale Amatoriale. Riuscì a vincerne un'edizione, nel 1960, poi tornò spesso nella terza e nella quarta divisione nazionale.

Dieci anni fa, la squadra vivacchiava tra la quinta e la sesta serie del campionato regionale del Rodano-Alpi, ottenendo la promozione in quarta serie solo nel 2013. Il 13 maggio 2022, l'Annecy ha battuto il Sedan 2-0, assicurandosi la promozione in Ligue 2 come vicecampione nazionale della terza divisone sotto la guida dell'attuale allenatore Laurent Guyot riconquistando per la prima volta dal 1993 la seconda divisione nazionale francese.

In questo campionato è al quindicesimo posto in seconda serie, poco sopra la quota per evitare la retrocessione in terza serie, obiettivo dichiarato per la stagione, ma ha collezionato finora un filotto invidiabile in Coupe de France. Guyot, da calciatore roccioso difensore del Nantes campione di Francia nel 1994-95 e sfidante della Juventus in Champions League l'anno successivo, è il capitano dalla panchina di una squadra che ha compiuto l'impresa battendo il blasonato Marsiglia nei quarti di finale ai rigori dopo il 2-2 dei tempi regolamentari. Il club non arrivava ai quarti della Coppa Italia dal 1942, anno in cui la competizione si svolse nella Francia del regime collaborazionista di Vichy in piena seconda guerra mondiale.

Ora sfiderà il Tolosa per riuscire laddove nessun club mai arrivato in Ligue 1 ha avuto fortuna: giocare l'ultimo atto della Coppa di Francia. Guyot aveva da poco lasciato i Canarini di Francia quando, a Saint Denis, a Parigi, il suo Nantes troncò in finale l'impresa più clamorosa della storia della competizione, il volo dei dilettanti del Calais attraverso dieci turni fino alla finale. In vantaggio per 1-0 nel primo tempo, la squadra di portuali, insegnanti e impiegati militante in sesta divisione fu sconfitta 2-1. L'Annecy vuole andare oltre questa impresa portando a compimento un sogno. Due squadre hanno vinto la Coppa di Francia dalla Seconda Divisione, il Le Havre nel 1959 e il Guingamp nel 2009. Nessuna, però, lo ha fatto senza aver mai scalato la massima vetta del calcio francese, la Ligue 1. Una favola alla inglese, quella dell'Annency, su cui l'attenzione dei grandi osservatori sportivi è calamitata.

La squadra di Guyot schiera una formazione in stragrande maggioranza francese, tra cui spiccano per continuità l'ala Alexy Bosetti e il portiere Florian Escales, in grande spolvero contro il Marsiglia. La "stella" è però Moise Sahi, 22 anni, attaccante ivoriano in prestito dallo Strasburgo.

Dodici gol in campionato e una rete decisiva per portare il Marsiglia ai rigori, ove l'Annecy ha vinto 6-5, sono stati il marchio di un giocatore che è il più attenzionato in un collettivo di onesti lavoratori del pallone. A cui la Coppa può regalare dei momenti di vera gloria.

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