Il calcio si inchina ai soldi arabi e rinuncia a onorare Agroppi

"I sauditi non osservano mai un minuto di silenzio per nessun defunto, per nessuna tragedia, nemmeno per la morte del proprio re o dei propri concittadini"

Il calcio si inchina ai soldi arabi e rinuncia a onorare Agroppi
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Niente minuto di silenzio in ricordo di Aldo Agroppi. Come accadde per Franz Beckenbauer. A Riad il calcio italiano rende omaggio ai denari dei sauditi, si genuflette ai loro usi e costumi, avendo le tasche gonfie non osa alzare la testa e onorare uno dei suoi ragazzi che se ne è andato all'età di ottant'anni. Non si può, c'è il rischio che gli arabi prendano a fischiare aggiungendo parole e insulti contro il lutto dei cristiani, così come avevano fatto con il Kaiser tedesco, con Gigi Riva e con le vittime dell'attentato di Londra quando la nazionale australiana restò in campo osservando sessanta secondi di commemorazione mentre la rappresentativa saudita aveva voltato le spalle, passeggiando per il prato verde. Questa è la vile tassa da pagare in cambio della propria sopravvivenza contabile. Wael Jabir, editorialista di sport e di calcio del Medioriente, ha spiegato i motivi per i quali il popolo saudita ha questo comportamento: «Un minuto di silenzio è visto nell'interpretazione più conservatrice dell'Islam prevalente in Arabia Saudita come un 'Bida'h' (noi diremmo un'eresia, ndr) qualcosa che il profeta Maometto non ha mai fatto. Quindi i fedeli e sudditi non dovrebbero farlo. In pratica, ciò significa che i sauditi non osservano mai un minuto di silenzio per nessun defunto, per nessuna tragedia, nemmeno per la morte del proprio re o dei propri concittadini».

E così sia se però loro stessi, quando migrano professano, per riti e celebrazioni, la loro fede, senza che nessuno, nel mondo occidentale, si azzardi a contestarne la forma, i comportamenti, nelle moschee o in altri luoghi frequentati. Il nostro rispetto per le abitudini altrui non trova corrispondenza nel mondo musulmano, la questione di Riad non provoca reazione nel governo mondiale del calcio che si è venduto proprio a quel sistema e ha trovato nel presidente della Fifa l'ambasciatore perfetto e astuto. Sta di fatto che la nostra Federcalcio, così come la Lega di serie A, non fiata, si limita a rispettare le costumanze e accetta di non ricordare un atleta che ha vestito non soltanto le maglie dei club ma anche la divisa della nazionale azzurra. Il denaro supera la dignità. Aldo Agroppi verrà ricordato nelle partite di campionato alle quali partecipano anche calciatori di religione musulmana pronti ad accettare le nostre abitudini in cambio di salari occidentali.

Per la storia, il primo silenzio ufficiale dedicato a una persona deceduta ebbe luogo in Portogallo il 13 febbraio del 1912 quando il Senato portoghese osservò 10 minuti di commemorazione silenziosa per il ministro degli Esteri, José Maria da Silva Paranhos Junior. In quel giorno stesso, in molti Stati americani si onorarono, con un minuto di silenzio, i morti della tragedia del Maine, la corazzata affondata nel 1898 e, due mesi dopo, le vittime del Titanic. Da allora il rito si replicò in numerosi Stati.

Nello stadio di Riad soltanto chiasso, football, soldi, facce di bronzo e riverenze ipocrite ai cassieri sauditi. A pensarci bene, meglio così: per ottant'anni Aldo Agroppi ha combattuto contro il silenzio, quello del calcio, complice e falso. Il mondo della tribuna d'onore, nella Kingdom Arena.

Commenti
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Avatar di Theprinter1 Theprinter1
4 Gen - 17:33
@stevenson46 esatto, ma molti fingono di non saperlo
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Avatar di petrus petrus
3 Gen - 10:19
Finalmente una giusta considerazione: contano solo i soldi. Personalmente in sarei andato in un Paese dove sono negati molti dei fondamentali "diritti Umani".
Avatar di Flex Flex
3 Gen - 10:19
Disdire gli abbonamenti sarebbe una buona idea.
Avatar di PANDORINO62 PANDORINO62
3 Gen - 10:51
@Flex ...gli stadi sono pieni di persone che non hanno di meglio da fare....tanti li hanno tirati su da piccoli....tutti campioni mancati...ed altri sono li a sfogare le proprie frustrazioni....!! Se il Milan ti vende Kaka'...cosa vai a fare allo stadio ?....oggi poi giocano a palla indietro....
Avatar di cherry68 cherry68
3 Gen - 10:39
Leggo che Maometto non è mai stato un minuto in silenzio.

Che mal di testa...
Avatar di stevenson46 stevenson46
3 Gen - 10:39
Le considerazioni sentimentali sono comprensibili ma sono inattuali.

I tifosi di calcio vogliono una squadra vincente per cui servono molti soldi per comprare i migliori giocatori che hanno stipendi multimilionari.

Pecunia non olet.
Avatar di PANDORINO62 PANDORINO62
3 Gen - 10:44
Gasperini ha messo in campo le riserve perché tanto sapeva che avrebbe perso comunque perché l'Inter fer forza di cose doveva essere una finalista...infatti il primo goal nasce da un calcio d'angolo inesistente e fortemente voluto dall'arbitro che lo ha visto solo lui...e poi da angolo Dumfues spinge con il gomito sulla schiena in modo evidente Scalvini che non riesce a colpire di testa a causa appunto della forte spinta e dulcus in fondo sulla rovesciata del goal un giocatore dell'Inter è in netto fuorigioco davanti al portiere e gli impedisce di vedere....!! Il calcio è marcio e Gasperini lo sa ma si illude di poter vincere il campionato italiano....questa è la sostanza....
Avatar di stevenson46 stevenson46
3 Gen - 14:14
@PANDORINO62 Leggo che secondo lei sono arbitri e VAR a decidere l'esito delle partite.

Ho visto una partite in cui l'Inter ha dominato il gioco, costruito molte azioni da gol e senza le strepitose parate di Carnesecchi attualmente il miglior portiere italiano il risultato sarebbe ancora più netto a favore dell'Inter.

Visto che lei crede che i risultati siano già stati decisi, ci dica chi vincerà stasera e chi vincerà la finale di lunedì.
Avatar di carlogiovanni carlogiovanni
3 Gen - 11:10
@PANDORINO62 tutto vero è uno schifo
Avatar di EVODIO EVODIO
3 Gen - 11:37
Una schifezza ,la partita di ieri,è la conferma che,il calcio è arrivato al capolinea.Ancora qualche anno e si ridurrà, come importanza e seguito ad un pubblico pari come numero agli appasionati di biliardo. Una partita palesemente pilotata pro inter . Chi capisce di calcio ,basta vedere il primo gol dell'inter ...era da annullare e ripeto chi capisce di calcio lo sa bene... non devo essere Io a spiegare il perchè!
Avatar di stevenson46 stevenson46
3 Gen - 16:44
@EVODIO Il calcio è di gran lunga lo sport più popolare al mondo e continuerà ad esserlo.

E' uno sport con poche regole e a costo quasi zero praticato da milioni di italiani.

Alle partite delle squadre più importanti gli stadi sono pieni e le partite sono seguite sui vari media da milioni di persone.

Come al solito in Italia complottismo, vittimismo e lamentite affliggono certe persone anche nella vita di tutti i giorni.
Avatar di Faby118 Faby118
3 Gen - 11:41
Lo schifo della gestione Gravina non ha limiti.
Avatar di antoniopochesci antoniopochesci
3 Gen - 11:52
Intanto onore ad Aldo Agroppi che, nel panorama del conformismo che caratterizza il calcio e non solo, era davvero una rara avis che si distingueva per l'originalità dei suoi commenti e delle sue posizioni. Pertanto non mi stupisco più di tanto se nel giorno in cui poteva essere ricordato con un minuto di silenzio, il calcio nostrano non abbia avuto la forza di non piegarsi ad imposizioni di varia natura!
Avatar di stevenson46 stevenson46
3 Gen - 12:24
@antoniopochesci Il minuto di silenzio è stato evitato perché sarebbe stato fischiato come già successo in casi analoghi.

Bisogna rispettare le leggi del Paese in cui ci si trova, lo diciamo sempre agli immigrati in Italia.

Il minuto di silenzio sarà celebrato nella prossima giornata del campionato italiano.

Non capisco tutte queste polemiche anche di chi non segue il calcio e non sa nemmeno chi sia Agroppi.
Avatar di hectorre hectorre
3 Gen - 12:15
poi, questi ipocriti milionari, si inginocchiano in campo contro il razzismo…..che pena…..preoccupati solo di fare tatuaggi e pettinature improbabili………siete la vergogna dello sport.
Avatar di Ele2410 Ele2410
3 Gen - 12:30
Rivordare Agroppi é malinconia, ma putroppo non c'é piú. Persona onesta e professionale! Rip!
Avatar di buonaparte buonaparte
3 Gen - 12:46
va ricordato degnamente qui in italia -solo qui - giusto non averlo fatto in arabia
Avatar di cherry68 cherry68
3 Gen - 12:55
Se è vero che Maometto non ha mai osservato un minuto di silenzio, è anche vero che non ha mai guidato un'automobile né preso un aereo. Bisognerebbe avvertire i suoi seguaci affinché non facciano qualcosa di non previsto dalle regole...
Avatar di FrancoPan55 FrancoPan55
3 Gen - 14:15
@cherry68 Mi sembra un commento molto sensato. :-)
Avatar di theRedPill theRedPill
3 Gen - 14:16
La cosa ignobile è giocare partite di squadre italiane fuori dall'Italia. Nei paesi arabi poi...
Mostra risposte (3)
Avatar di stevenson46 stevenson46
3 Gen - 17:02
@tcheheRedPill Anche la Supercoppa spagnola si gioca in Arabia Saudita e nessun spagnolo si scandalizza.

Per la Supercoppa italiana gli organizzatori sauditi pagheranno 23 milioni di dollari alla Lega di Serie A di cui 16,2 milioni alla squadre partecipanti.

Soldi indispensabili perché i tifosi vogliono Club competitivi e vincenti.

I migliori giocatori sono molto costosi da acquistare e pretendono stipendi multimilionari per cui non c'é spazio per i sentimentalismi.
Avatar di hectorre hectorre
3 Gen - 19:03
@stevenson46 quindi se Putin offrisse 50 milioni per giocarla a Mosca, niente sentimentalismi e indignazione??????…..ma per favore!!!!!
Avatar di Theprinter1 Theprinter1
4 Gen - 17:33
@stevenson46 esatto, ma molti fingono di non saperlo
Avatar di Lampo32 Lampo32
3 Gen - 15:15
Tutti ricordano come alla premiazione dei mondiali in Qatar Messi dovette indossare controvoglia, in mondovisione, cosa mai vista, una palandrana fornitagli direttamente dall'emiro. Ora siamo alla proibizione del minuto di silenzio. Genuflessioni su genuflessioni verso i dettati islamici, rivenienti da sete di denaro smodata e priva di dignità. Sulle magliette, nelle competizioni internazionali, il governo del calcio fa apporre la scritta "respect" ma qui l'unico rispetto che emerge è quello per i petrodollari. Ipocriti.
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