
La scomparsa improvvisa di Diogo Jota, avvenuta in un tragico incidente, ha sconvolto il mondo del calcio. In compagnia dell'attaccante del Liverpool, c'era anche il fratello André Silva, 25 anni e anch'egli calciatore.
La notte tra il 2 e il 3 luglio, i due viaggiavano a bordo di una Lamborghini lungo l’autostrada A-52, all’altezza del chilometro 65, nel comune di Palacios de Sanabria, provincia di Zamora. Secondo le prime ricostruzioni, un improvviso scoppio di un pneumatico durante un sorpasso avrebbe causato la perdita di controllo del veicolo, che è uscito di strada e ha preso fuoco. Le fiamme si sono propagate rapidamente, rendendo impossibile qualsiasi tentativo di soccorso. A quel punto non c'è stato nulla da fare e i due fratelli sono morti sul colpo.
"Abbiamo perso due campioni. La scomparsa di Diogo e André Silva rappresenta perdite irreparabili per il calcio portoghese, e faremo di tutto per onorare la loro eredità quotidianamente" recita la nota della Federcalcio portoghese. Anche il Porto, la società dove hanno militato entrambi ha espresso il proprio cordoglio con una foto che li raffigura insieme. Se su Diogo Jota si sa praticamente tutto, meno notizie si sanno su André Silva. Classe 2000, era anch'egli calciatore professionista e nell'ultima annata ha vestito la maglia del Penafiel, club della seconda serie portoghese aveva messo, mettendo a segno 2 gol e 5 assist in 32 partite.
O Futebol Clube do Porto está de luto.
— FC Porto (@FCPorto) July 3, 2025
É com choque e profundo pesar que enviamos as sentidas condolências à família e amigos do Diogo Jota e irmão André Silva, que também foi nosso atleta nos escalões de formação.
Descansem em paz.#FCPorto pic.twitter.com/BXlR8v7y7Z
Cresciuto nelle giovanili del Gondomar, lo stesso club dove anche Diogo aveva mosso i primi passi, André si era poi formato nel settore giovanile del Porto, così come il fratello maggiore. Dal 2020 militava nel Penafiel, squadra della Segunda Liga portoghese (seconda divisione), dove si era affermato come centrocampista offensivo, capace di svarariare sulla trequarti. Pur non avendo raggiunto la fama internazionale del fratello, era considerato un giocatore affidabile e apprezzato dai compagni e dagli allenatori. In due campionati di B portoghese aveva nesso in mostra le sue qualitò, collezionando 6 gol e 7 assist.
La sua carriera poteva ancora spiccare il volo e molti lo descrivevano come un talento discreto, lontano dai riflettori ma determinato e professionale. Il legame tra André e Diogo era molto stretto. I due fratelli condividevano non solo la passione per il calcio, ma anche valori familiari profondi. André era spesso presente alle partite del fratello maggiore e i due si sostenevano a vicenda nei rispettivi percorsi sportivi.
Solo dieci giorni prima dell’incidente, avevano festeggiato insieme il matrimonio di Diogo nella zona di Sanabria, non lontano dal luogo della tragedia. Poco prima di essere portati via insieme da un tragico destino, in una calda notte di luglio.