Nonostante un turnover quasi totale, l’Inter chiude nel giro di pochi minuti l’ottavo di Coppa Italia contro il Venezia, schiantando i lagunari con un sonoro 5-1. Chivu decide di approfittare dell’incrocio con i neroverdi per dare minuti a tante seconde linee e questa nuova Inter sperimentale ci mette qualche minuto prima di ingranare ma, quando prende velocità, travolge il Venezia con un’imbarazzante manita. A stendere i veneti è l’uno-due in due minuti di Diouf e Pio Esposito, alla prima rete al Meazza, con la rete di Thuram, che torna al gol dopo più di due mesi a mettere il risultato in ghiacciaia. Nella ripresa è sempre il francese a trovare il poker e la doppietta personale: quando Carlos Alberto spiazza Martinez sul tiro di Sagrado, l’Inter si rovescia in avanti per ristabilire le distanze. Ci pensa la gran rete di Bonny a chiudere il pokerissimo nerazzurro che vale il passaggio ai quarti, dove l’Inter troverà la vincente dell’ottavo tra Roma e Torino.
Inter giovane e affamata, il Venezia crolla
Si capisce dal ritmo rilassato dei primi minuti come la sfida del Meazza non veda l’undici di Chivu particolarmente carico. Se Diouf si fa notare per una bella giocata al 4’, a fare notizia è la personalità dei lagunari, che tengono a lungo il possesso e cercano di tenere i ritmi quanto più bassi possibile. I nerazzurri provano a sbloccare la partita con soluzioni da fuori, come la gran botta di Sucic all’8’ che viene respinta dalla difesa. Il Venezia non spinge con continuità ma, ogni tanto, si fa vedere dalle parti di Martinez, preferito a Sommer nell’ampio turnover operato da Chivu: il cross di Compagnon sulla corsa di Lella è, però, troppo lungo e viene preso senza problemi dal portiere iberico. L’Inter è sorniona ma, alla fine, si scuote quanto basta per creare grattacapi all’undici di Stroppa: Frattesi, alla quarta da titolare, viene lanciato alla grande da Diouf, si libera di un difensore e mette un destro angolato che colpisce l’esterno della rete. I nerazzurri si svegliano di colpo e chiudono questo ottavo di finale nel giro di due minuti due: se il vantaggio arriva al 18’, quando un uno-due tra Diouf e Frattesi mette l’avanti francese in posizione ideale per battere l’uscita di Grandi, Pio Esposito approfitta di un mezzo pasticcio di Sagrado per far partire una bordata di controbalzo che lascia basito il portiere veneto.

La combinazione da Ko dei padroni di casa arriva in maniera piuttosto inaspettata, considerato il fatto che, fino a quel momento, a fare la partita erano stati i lagunari e l’Inter era sembrata un po’ pigra, al limite dell’annoiato. L’undici di Stroppa prova a lanciare in profondità Sagrado ma Martinez fa buona guardia. Si tratta, però, di attacchi estemporanei, visto che i padroni di casa sono in controllo totale: nel giro di tre minuti, prima Frattesi viene anticipato da Bohinen in extremis, poi Luis Henrique fa una mezza magia ed offre un gran pallone a Pio Esposito, che s’impappina sul più bello. Dal 29’ in avanti Thuram prova a partecipare alla festa del gol: se il primo destro rasoterra viene parato da Grandi, il secondo tentativo finisce all’angolino basso, dove il portiere non riesce ad arrivare. Nonostante l’amplissimo turnover, la differenza in termini di qualità delle due rose è talmente enorme che l’undici di Chivu ha ormai in tasca il biglietto per i quarti della Coppa Italia. A questo punto l’Inter gioca in totale scioltezza: se Pio Esposito spreca il bel pallone di Sucic, al 40’ Luis Henrique rientra bene e cerca il primo palo con un destro rasoterra, facile preda di Grandi. Il Venezia, a questo punto, ha la testa già alla lotta per la promozione in Serie A e non si danna più di tanto l’anima per riaprire una partita che sembra già chiusa.

L’Inter passeggia su un Venezia evanescente
Con il risultato già in ghiacciaia, Chivu decide di inserire il rientrante Mkhitaryan per dargli qualche minuto e risparmiare per le prossime partite Zielinski ma resta da capire quanto decideranno di spingere i nerazzurri, che hanno ben presente quanto sia insidioso ed affollato il mese di dicembre. In campo, però, c’è solo l’undici di casa, tanto che nel giro di tre minuti i nerazzurri sfiorano più volte il poker: Mkhitaryan mette un filtrante clamoroso sullo scatto di Luis Henrique, che si ritrova a tu per tu con Grandi e si vede negare il gol dal piede del portiere neroverde. L’Inter si concede qualche preziosismo di troppo, tanto da far innervosire Chivu ma il tecnico romeno si rilassa al 51’ quando Thuram prima fa un gran velo su Frattesi, poi è al posto giusto al momento giusto per schiantare in porta il cross dell’azzurro. Doppietta importante per l’attaccante francese, che era rimasto a secco dall’incrocio di Champions con l’Ajax di fine settembre. Nonostante il poker già segnato, l’undici di Chivu continua ad approfittare di una difesa in stato confusionale: prima Compagnon ferma l’incursione in area di Frattesi, poi Haps ha un momento di follia e serve Pio Esposito, che tira malissimo, consentendo a Grandi di parare in due tempi.

Al 60’ Chivu decide di richiamare in panchina Thuram e Luis Henrique per dare una mezz’ora abbondante al rientrante Bonny ed al giovane Cocchi mentre Stroppa inserisce il ceco Fila al posto di Haps per cercare almeno il gol della bandiera. Parecchie polemiche al 65’, quando Pio Esposito si libera di Venturi che, incurante del fatto di essere ultimo uomo, riprende il giovane azzurro e, in qualche modo, gli toglie il pallone. Proteste vibranti della panchina nerazzurra ma l’arbitro Di Marco è proprio da quelle parti e decide di lasciar correre. Ad approfittare dell’inevitabile attimo di sbandamento è proprio Fila, che entra in area da sinistra e mette un pallone invitante per Sagrado: il belga prima si libera di Sucic e poi è fortunato quando il suo tiro viene deviato da Carlos Augusto in fondo al sacco. La reazione dell’Inter è immediata: Bonny mette un bel cross di sinistro sulla corsa di Diouf ma il suo mancino a botta sicura viene respinto sulla linea dall’intervento disperato di Venturi. L’undici di Chivu non si accontenta e continua a spingere: se al 74’ il sinistro di Mkhitaryan non trova la porta, l’armeno apparecchia un gran pallone per Bonny, il cui destro di controbalzo s’infila proprio all’incrocio dei pali. C’è ancora spazio per qualche tentativo di arrotondare il risultato da entrambe le parti ma la partita non ha più niente da dire: al Meazza finisce con un sonante 5-1 che vale all’Inter l’incrocio ai quarti con la vincente tra Roma e Torino.

Il tabellino
INTER (3-5-2): J Martinez; Bisseck, De Vrij, Carlos Augusto; Diouf, Frattesi, Zielinski (46’ Mkhitaryan), Sucic (79’ Bovo), Luis Henrique (60’ Cocchi); Pio Esposito (79’ Spinaccè), Thuram (60’ Bonny). Allenatore: Cristian Chivu
VENEZIA (3-5-2): Grandi; Korac, Venturi, Sidibé (46’ Schingtienne); Sagrado, Duncan, Bohinen, Lella (81’ Kike Perez), Haps (63’ Fila); Casas (81’ Adorante), Compagnon (81’ Hainaut). Allenatore: Giovanni Stroppa
Marcatori: 18’ Diouf (I), 20’ Pio Esposito (I), 34’, 51’ Thuram (I), 66’ Sagrado (V), 76’ Bonny (I)
Ammoniti: 45’ Korac (V)
Espulsi: -
Arbitro: Davide Di Marco (Ciampino)