Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso è entrato in tackle sulla Juventus e sul suo ex giocatore Dusan Vlahovic, ceduto nel gennaio del 2022 dai viola ai bianconeri per 70 milioni di euro. 44 le presenze complessive dell'attaccante serbo, in un anno e mezzo con la Vecchia Signora, e 19 reti totali, anche se in questa stagione le marcature sono 10, otto in campionato, una in Champions League e una in Europa League. L'attaccante ha incontrato qualche difficoltà, sia di natura fisica che tecnico-tattica. L'età e le qualità, però, sono dalla sua parte e sicuramente una volta trovata la continuità di gioco arriveranno anche tanti gol visto che in carriera ne ha già comque segnati 71 a soli 23 anni.
Il numero uno della Fiorentina ha toccato il tema Vlahovic non risparmiando una punta di pungente ironia: "Cabral e Jovic li abbiamo pagati 15 milioni e 0 euro e ci hanno fatto già 20 gol nelle tre competizioni in cui giochiamo. Vlahovic invece, a Torino, ha fatto 10 gol, di cui 2 su rigore, ed è la metà esatta dei nostri due attaccanti. L'operazione Cabral-Jovic è stata eccellente per noi, quella di Vlahovic non per la Juventus. E in tutto questo noi abbiamo incassato anche 70 milioni", l'affondo dell'italo-americano a margine dell'incontro "Storia di un'eccellenza imprenditoriale' presso la Facoltà di Economia dell'Università di Firenze.
Commisso ha poi svelato come il ragazzo spingesse per andare alla Juventus a gennaio del 2022: "Dusan voleva andare alla Juventus. In tanti ci hanno criticato e i giornali hanno scritto: Cabral e Jovic fino a poco tempo fa non avevano fatto gol ma non era vero. Al di fuori di Inter e Napoli, la Fiorentina è alla pari di Juventus, Milan e altre, ma nessuno lo ha scritto", l'appunto critico di Commisso nei confronti della stampa.
Non è la prima volta che il numero uno della Fiorentina se la prende con le big del campionato: nel suo mirino, oltre alla Juventus, tempo fa era finita anche l'Inter per la questione legata agli stipendi. Il veleno di Commisso su Vlahovic, però, è legato alle aspre critiche ricevute più di un anno fa quando il club viola decise di cedere il forte e giovane attaccante serbo alla Juventus per "soli" 70 milioni di euro.
A distanza di oltre un anno si vanta della propria lungimiranza, visto che ha ceduto un grande prospetto (capace di realizzare 20 reti in 24 partite nella prima parte di stagione con la maglia viola) che aveva attirato le grandi mire dei club europei.
Andando in scadenza di contratto nel 2023, il presidente della Fiorentina decise di non rischiare e di monetizzare subito dalla sua cessione una cifra elevatissima, che ha permesso di dare respiro alle casse viola.
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