Gli spettatori che si erano affollati all’Olimpico sperando che la Roma riuscisse a vendicare la sconfitta contro il Lille non si aspettavano un altro brutto tonfo. I giallorossi sono sconfitti per la seconda volta in Europa League dai boemi del Viktoria Plzen. A mettere nei guai l’undici di Gasperini sono tre minuti di follia totale della difesa, che viene infilata due volte dai boemi. Se al 20’ Adu semina Ziolkowski prima di mettere un bel destro sul palo lontano, tre minuti dopo Dweh approfitta di un rinvio discutibile di Wesley per lanciare Souaré che gonfia la rete dalla distanza.
La Roma riapre la partita nella ripresa quando Dybala converte il rigore concesso per fallo di mano ed è tutta un’altra gara all’Olimpico. I capitolini assediano gli ospiti ma in maniera un po’ confusa e non riescono a trovare nemmeno il pari. Brutta battuta d’arresto per la Roma in Europa League: dopo due sconfitte, la qualificazione diretta agli ottavi di finale diventa sempre più complicata.
Uno-due micidiale, la Roma sotto 0-2
Nonostante l’importanza della gara dell’Olimpico per il cammino europeo dei giallorossi, la partenza dell’undici di Gasperini non è del tutto convincente. Se il primo tiro in porta è quello di Dovbyk subito dopo il fischio d’inizio, un erroraccio di Hermoso fa arrivare un pallone d’oro a Durosinmi in piena area: ci pensa il solito Svilar a togliere le castagne dal fuoco alla Roma. La squadra boema, però, continua a pressare alto e mettere in imbarazzo la retroguardia dei capitolini: se il sinistro incrociato di Adu finisce sull’esterno della rete, la cannonata di Manu Koné dalla distanza viene ribattuta da un difensore. Parecchia confusione in campo, rotta da qualche fiammata dei padroni di casa come il destro a giro di Soulé al 15’ che finisce sopra la traversa ma il peggio per il pubblico dell’Olimpico deve ancora venire. Il gol del vantaggio arriva al 20’ quando Adu raccoglie il lancio del portiere, semina Ziolkowski e mette un destro secco tra i guantoni di Svilar ed il palo lontano.

Mentre la Roma cerca di ricomporsi, il Viktoria raddoppia: disimpegno non impeccabile di Wesley, Dweh intercetta e lancia Souaré che, dal limite dell’area, fa partire un gran sinistro che s’infila all’angolino. Gasperini capisce la mala parata e prova a porvi rimedio già alla mezz’ora: fuori Ziolkowski, spazio ad El Shaarawy, che compone un trio-fantasia dietro a Dovbyk del tutto inedito. Un paio di minuti dopo, prima occasione per la Roma con Wesley che costringe Jedlicka ad una parata non semplice ma il compito di scompaginare le carte e riaprire la partita è sempre sulle spalle di Paulo Dybala. I giallorossi si danno un gran da fare ma trovare spazi nell’attenta difesa del Viktoria non è affatto semplice. La Roma non ha mai perso due partite di fila in Europa League e si lancia in avanti alla ricerca disperata del gol che potrebbe riaprire la gara: nonostante i boemi siano alle corde, i giallorossi non sono in grado di creare vere e proprie palle gol. La Roma torna negli spogliatoi salutata da una sonora bordata di fischi.
La riapre Dybala, assedio Roma
Gasperini continua ad aumentare il tasso tecnico in campo all’intervallo: in panchina torna Manu Koné, spazio al giovane Pisilli, sperando che la sua verve sia utile per trovare varchi nell’attenta difesa del Viktoria. Con la Roma rovesciata in avanti a caccia del gol, gli ospiti trovano spazi molto invitanti per il contropiede in una partita che rimane molto equilibrata. Particolarmente pericolosa al 49’ è la ripartenza sulla destra con un cross davvero invitante per Adu che stavolta, però, arriva con un attimo di ritardo sul pallone. La risposta della Roma non si fa attendere: sul rovesciamento di fronte, gran bel tiro dalla distanza di El Shaarawy sul quale Jedlicka arriva ma poco dopo è evidente il tocco di mano di Jemelka per evitare che Dovbyk colpisca in porta di testa. L’arbitro è chiamato al monitor ed indica il dischetto: dagli undici metri si presenta Dybala e la Joya aspetta che il portiere si tuffi per infilare il più facile dei rigori.

Paradossalmente la rete dell’argentino sveglia i cechi, che tornano ad attaccare con convinzione e costanza, pur senza far correre grossi pericoli a Svilar. Molto più pericoloso El Shaarawy che al 63’ riceve da Pisilli e lascia partire un destro a giro che sfiora il palo. Gasperini rende ancora più offensiva la sua Roma richiamando in panchina Celik per inserire Bailey ma gli attacchi dei giallorossi continuano ad infrangersi sulla difesa boema. Al 74’ Gasperini si gioca le ultime carte richiamando in panchina Soulé e Dovbyk per inserire N’Dicka e Ferguson ma un paio di minuti dopo qualche protesta dei giallorossi quando Mancini viene steso in area mentre cercava il gol di testa ma per l’arbitro turco non c’è fallo. I padroni di casa ormai stazionano nella metà campo dei cechi ma attaccano in maniera un po’ confusa anche se arrembante: molto insidioso il tiro dalla distanza di Bailey all’85’ che, però, sfila a non molto dal palo. Beffardo il colpo di testa di N'Dicka in pieno recupero che finisce in mano a Jedicka: Pisilli segnerebbe anche il 2-2 ma in chiara posizione di fuorigioco.
Il tabellino
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Ziolkowski (30’ El Shaarawy), Mancini, Hermoso; Çelik (66’ Bailey), El Aynaoui, Manu Koné (46’ Pisilli), Wesley; Soulé (74’ N’Dicka), Dybala; Dovbyk (74’ Ferguson). Allenatore: Gian Piero Gasperini
VIKTORIA PLZEN (4-3-3): Jedlicka; Paluska (68’ Harvel), Dweh, Jemelka (64’ Markovic), Spacil (81’ Zeljkovic); Memic, Cerv, Souaré; Durosinmi, Ladra (64’ Visinsky) Adu (81’ Bello). Allenatore: Martin Hysky
Marcatori: 20’ Adu (V), 23’ Souaré (V), 54’ Dybala (rig) (R),
Ammoniti: 30’ Durosinmi (V), 56’ Celik (R), 66’ Spacil (V), 75’ Cerv (V), 80’ Mancini (R),
Espulsi: -
Arbitro: Halil Umut Meler (Turchia)