La Roma di Gasp va veloce: otto vittorie in 11 gare di campionato. La stessa partenza dei giallorossi con Di Francesco in panchina nel 2017, quando la squadra arrivò poi terza al traguardo. E così - in un torneo fatto di sorpassi e controsorpassi in testa - ritrova il primo posto della classifica, perso appena una settimana fa a San Siro. Anche stavolta la Roma fa a meno del gol del suo centravanti Dovbyk, per altro uscito subito dopo il rigore (assegnato dal Var) di Lorenzo Pellegrini che aveva sbloccato la gara: un problema muscolare al quadricipite per l'ucraino, nei prossimi giorni altri esami che stabiliranno i tempi di recupero. Il primo gol in A di Celik - il turco aveva segnato solo in Europa League contro il Porto - rende più rotondo il successo giallorosso, riconcilia la truppa gasperiniana con un Olimpico finora meno amico di altre stagioni. E conferma la forma ben definita che il tecnico sta dando alla sua creatura.
«È un motivo d'orgoglio essere in testa prima della sosta, l'entusiasmo dei nostri tifosi è contagioso», ha sottolineato Gasperini dopo la sfida con l'Udinese. Che il tecnico temeva conoscendo bene la bravura del collega Runjaic e il buon momento dell'ex Zaniolo (fischiatissimo dal pubblico).
Il sesto clean sheet in campionato (Svilar è stato ancora protagonista) è il dato che più risalta: la Roma è la squadra che nei Top 5 campionati europei subisce meno gol insieme all'Arsenal (5). E stavolta, oltre al portiere belga naturalizzato serbo, è il palo (colpito da Atta) a salvare la retroguardia di Gasp. Ma non portare a casa la vittoria ieri sarebbe stato un peccato mortale.