
«Gattuso ct? Bisogna fare gli auguri a lui e alla Nazionale, quando si ama la Nazionale le critiche a posteriori servono a poco». Così ieri il presidente del Senato Ignazio La Russa a La Politica nel Pallone di Emilio Mancuso su Radio Rai Gr Parlamento. «Però ho telefonato a Gravina prima della scelta e gli ho espresso i miei leciti dubbi» ha aggiunto la seconda carica dello Stato e noto appassionato di calcio tifosissimo dell'Inter. «Quando Gravina dice che Gattuso è un simbolo del nostro calcio, io dico che non è proprio esatto. Semmai lo è Buffon, che forse è dietro a questa decisione, allora tanto valeva fare Buffon selezionatore. Non c'è bisogno di essere allenatori per selezionare una nazionale. I simboli del nostro calcio sono altri, molti non sono allenatori, come Totti e Del Piero, ma poi ci sono Cannavaro, Nesta, Pippo Inzaghi Non è giusto considerare Gattuso il simbolo del nostro calcio, il nostro calcio non è un calcio da Ringhio, ma è il calcio dei Rivera, Baggio, Del Piero, Zenga. Ecco, perché non Zenga..
?», ha concluso La Russa che poi si è dedicato alla Rossa in crisi in F1: «La Ferrari? Credo che non basterebbe un grande manager. Anche lì si tratta di andare molto più in profondità... Briatore? Flavio è un caro amico, qualsiasi cosa faccia, la fa sempre molto bene. Sarebbe una risorsa che potrebbe dare una scossa importante».