Un impianto da 70 mila posti: il piano dell'Inter per il nuovo stadio a Rozzano

La dirigenza nerazzurra ha presentato mercoledì ai sindaci di Rozzano ed Assago i dettagli del progetto per il nuovo stadio dell'Inter in vista degli importanti passaggi istituzionali dei prossimi mesi. Tutto sembra procedere per il meglio

Un impianto da 70 mila posti: il piano dell'Inter per il nuovo stadio a Rozzano
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Nuovo passo avanti deciso nel percorso ad ostacoli che si frappone tra l’Inter e l’inaugurazione dell’agognato impianto di proprietà. Nella giornata di mercoledì la dirigenza nerazzurra si è infatti incontrata con il sindaco di Rozzano per presentare l’ultima versione del progetto che garantirà alla società milanese una casa permanente. Viste le procedure estremamente complesse per trasformare questo sogno in realtà, siamo ancora ben lontani dalla luce verde definitiva ma è un segnale comunque importante, segno che la famiglia Zhang è decisa a far fare il salto di qualità all’Inter e garantire a lungo termine un posto nel calcio che conta.

Ferretti: “Interesse serio e concreto”

L’incontro ha visto l’ad corporate Alessandro Antonello ed il coo Mark Van Huuksloot a guidare la delegazione della Beneamata nell’ufficio del sindaco di Rozzano, comune nel quale si trova l’area individuata dalla società per costruire il nuovo imponente stadio. Il sindaco Gianni Ferretti non si è sbottonato più di tanto ma, intervistato dai colleghi di Sportmediaset ha confermato che il progetto presentatogli oggi è ben più avanzato di un semplice prospetto: Per la città di Rozzano si sta presentando questa enorme opportunità, posso solo dire che l'Interesse dell'Inter è serio e concreto”.

Sindaco Rozzano Fotogramma

Subito dopo, la delegazione si è spostata ad Assago per presentare al sindaco i piani per minimizzare l’impatto sulle infrastrutture viarie del grande flusso di pubblico che verrebbe generato dal nuovo impianto. Presenti erano anche i rappresentanti della società Infrafin, parte del gruppo Cabassi, proprietaria dell’area verde che, se il progetto dovesse andare in porto, verrebbe usata per costruire lo stadio dell’Inter.

Stadio importante e con tanti servizi

Al termine dell’incontro, l’ad Antonello non si è sbottonato più di tanto quando gli è stato chiesto come sia andata la discussione, atteggiamento comprensibile vista l’importanza della questione per il futuro della società nerazzurra. Le sue parole sembrano prese da un manuale di comunicazione: Abbiamo formalizzato l'inizio di un percorso che porterà allo sviluppo dell'area identificata a Rozzano e che riguarderà anche i comuni limitrofi tra i quali anche Assago. Il meeting con entrambe le amministrazioni si è svolto in un clima di disponibilità e collaborazione”. Una dichiarazione molto diplomatica che dice tutto e non dice niente.

Alessandro Antonello ANSA

In realtà questo indica che le fasi procedurali del progetto sono state ultimate e che l’Inter ha un’idea molto precisa di come dovrebbe essere il nuovo stadio. Si parla con insistenza di una capienza importante, da circa 70000 posti a sedere e di una serie di infrastrutture pubbliche che sarebbero a disposizione della cittadinanza, senza bisogno di pagare alcunché. L’area avrebbe quindi un parco aperto al pubblico nel quale sono previste strutture sportive non meglio precisate, aree di ristorazione e di divertimento. La cosa più interessante per l’economia della zona dell’hinterland milanese è che sono previsti negozi e servizi per i tifosi o i turisti che vorranno visitare la casa dell’Inter anche quando non ci sono partite.

Lavori al via non prima di fine 2024

Per il passo successivo bisognerà aspettare il mese di ottobre, quando il consiglio comunale di Rozzano prevede di approvare il Piano di Governo del Territorio. All’interno del Pgt sarà presente la modifica di destinazione dell’area che consentirà di realizzare lo stadio, passaggio burocratico niente affatto scontato. Difficile, comunque, pensare che si possa passare in fretta all’apertura del cantiere: gli esperti valutano che, nel migliore dei casi, la realizzazione dello stadio potrebbe iniziare sul serio a fine 2024. La speranza di tutti gli amanti del calcio è che, almeno stavolta, si riesca a procedere senza intoppi o sorprese dell’ultimo minuto.

Chissà, se anche l’Inter dovesse avere uno stadio di proprietà, magari le amministrazioni delle altre città italiane la smetteranno con le loro battaglie di retroguardia. La speranza è l’ultima a morire.

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