Inter-Barcellona, per il ritorno Adani riporta tutti coi piedi per terra: "Non fatevi ingannare"

Per l'ex calciatore divenuto commentatore tv i catalani sono stati superiori per tutto l'incontro, con una differenza tra le due squadre definita "abissale"

Inter-Barcellona, per il ritorno Adani riporta tutti coi piedi per terra: "Non fatevi ingannare"
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Il risultato della semifinale di andata di Champions League tra Barcellona e Inter è stato vissuto con grande entusiasmo da parte dei tifosi nerazzurri, ma analizzando l'andamento del match emerge un quadro preoccupante in vista del ritorno: a riportare tutti coi piedi per terra è Lele Adani, che ha sottolineato l'esistenza di una"differenza abissale" tra le due squadre a vantaggio dei catalani

Nel corso della trasmissione "Viva El Futbol", l'ex calciatore ha cercato di esaminare più a fondo l'incontro giocato al Camp Nou mercoledì 30 aprile, andando oltre il risultato di 3-3 che di primo acchito potrebbe far pensare a una situazione di grande equilibrio tra le due contendenti. "Pensate che dopo una partita del genere, dove per onestà si è vista una differenza abissale, l’Inter a Barcellona non è mai stata sotto un secondo", considera Adani sottolineando il grande divario che si può evidenziare anche dalle statistiche, col Barça che ha fatto 19 tiri totali, di cui 9 in porta, contro i soli 7, di cui 3 in porta, dell'Inter, con uno schiacciante predominio anche per quanto concerne il possesso palla (71,5% contro 28,5%).

"La differenza era abissale, questo va detto", prosegue l'ex nerazzurro, "la grandezza assoluta molte volte ti impartisce una lezione di calcio mostrando tutti i tuoi difetti e annullando quasi tutti i tuoi pregi". "Quasi tutti perché l’Inter aveva una chance importante: i calci piazzati", aggiunge, "Thuram fa un capolavoro e poi sono arrivati due gol su piazzati. L’Inter in casa del Barcellona non è mai andata sotto". Un'impresa doppia, quindi, considerando questa differenza abissale a vantaggio dei catalani.

Un'arma importante sono state le ripartenze rapide in contropiede, agevolate anche dalla difesa alta dei blaugrana. "In campo aperto, tengo una fase tra il 65esimo e l’80esimo dove l’Inter ha fatto qualche ripartenza con più uomini, qualche difesa non in 10 ma in 6 e qualche pensiero di 3 o 4 in campo aperto e non uno nel deserto, fa anche rima", precisa Adani, "alla fine poi Inzaghi ha proprio detto 5-4-1". "L’Inter due anni fa era in finale, il Barcellona no, va dato peso anche a questo. Il Barça in casa aveva concesso quasi a tutti, con l’Inter praticamente nulla", sottolinea ancora.

Importante, dunque, non farsi accecare dal risultato estremamente positivo maturato sul campo: "Thuram ha fatto il

gol di tacco e niente, Lautaro niente, Barella niente, Dimarco ha fatto quel tiro di destro, Dumfries a campo aperto non l’ho visto tanto - conclude Adani - non fatevi ingannare dai gol, non sto parlando di quello".

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