Gli scontri diretti, certo. Ma per tornare ad alzare un trofeo, un anno e mezzo dopo quello della seconda stella, l’Inter deve prima abbattere un altro tabù. Il Bologna rievoca dolorosi ricordi. Il recupero del 2022 è già passato alla storia del club come un altro 5 maggio. La sconfitta in extremis dello scorso 20 aprile, con la protesta di Inzaghi per la rimessa laterale irregolare, consentì al Napoli di appaiare l’Inter in testa.
L’inizio della fine, per i nerazzurri. Due scudetti persi che bruciano, al netto dei meriti altrui e degl’infortuni che penalizzarono la volata della banda Inzaghi. Battere il Bologna per meritarsi la prima finale: Chivu e l’Inter hanno voglia di un trofeo. Forse ne hanno soprattutto bisogno, perché con l’aria che tira, perderlo da favorita potrebbe fare più danni rispetto ai benefici che porterebbe vincerlo. In Arabia non ci sarà Dumfries.
Si sapeva già,
ma il guaio è che alla fine non c’è stata altra soluzione che operarlo alla caviglia sinistra. Fuori altri 2 mesi. Per ora, dentro Luis Henrique e Carlos Augusto. E per Chivu è questo il vero guaio. Aspettando il mercato.