Inter, va domata la frenesia del Toro perché la classifica non aspetta

Col Napoli il punto più basso di Lautaro (litigio con Conte a parte) ormai a secco da tre turni. Bonny dentro. Intanto Oaktree diventa canadese

 Inter, va domata la frenesia del Toro perché la classifica non aspetta
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C'è l'Inter all'ora di pranzo, prima volta dacché il club non è più dei cinesi. Ai tempi di Zhang capitava spesso, valeva il prime time di Pechino (e Nanchino, da dove si collegava il proprietario). Nel frattempo, l'Inter è diventata americana, anche se Oaktree adesso è posseduta al 100% da un fondo canadese (Brookfield), senza che questo comporti qualcosa per il club nerazzurro. L'avversario di oggi è il Verona, guai a sottostimarlo, ma lo sguardo dell'Inter è puntato soprattutto su una classifica che non aspetta.

Nello stadio dove nel gennaio 2010 rischiò la vita, Chivu è già tornano a marzo, col Parma. Oggi gli serve un'altra vittoria

per continuare il percorso di crescita interrotto una settimana fa a Napoli, una sconfitta che ha lasciato il segno soprattutto su Lautaro Martinez. Anche contro la Fiorentina, il capitano è parso il nerazzurro meno brillante e più nervoso. Non ha segnato, e ci può stare, ma ha giocato un calcio frenetico, frettoloso, mai davvero incisivo. E non si parli dell'assist a Sucic, perché quel tocco farà anche statistica, ma il gol l'ha fatto tutto il croato, e non certo grazie a quel passaggio di Lautaro.

Napoli è stato il punto più basso nell'ottobre del Toro, il bisticcio con Conte è diventato storia, ma prima c'erano stati errori tecnici anche più gravi. Sono 3 giornate che Lautaro non fa gol ed è logico pensare che abbia tanta voglia di rifarsi. Sta a Chivu fare in modo che questa frenesia diventi energia positiva e non zavorra. Thuram è guarito, ma non ancora pronto. Rientrerà mercoledì in Champions, almeno part-time. Oggi il francese pranzerà a casa sua e guarderà i compagni in tv. A fare coppia con il capitano è presumibile tocchi di nuovo a Bonny, nella curiosa alternanza di questo mese abbondante senza ThuLa: una Esposito e una il francese, che peraltro anche nello scampolo di

partita giocato contro la Fiorentina è riuscito a conquistare il rigore, poi trasformato da Calhanoglu nel gol della sicurezza.

Qualche cambio Chivu lo farà anche oggi, le sue rotazioni sono molto più sistematiche di quanto racconti (quando parla, anche ieri il tecnico ha preferito evitare le interviste) ma non è certo un male. È nel giusto coinvolgimento di tutto l'organico che si riduce per quanto possibile il rischio di infortuni. Perciò, oggi un turno di riposo potrebbero averlo Calhanoglu e Dimarco, che mercoledì ha giocato 90 minuti, con conferma di Sucic, inserimento di Carlos Augusto e Zielinski (o Frattesi) e spostamento di Barella in regia.

In difesa, sicura la presenza di Bisseck, applaudito contro Kean, su cui Chivu sta facendo un proficuo lavoro personalizzato, da ex difensore campione a difensore apprendista. Il tedesco stavolta potrebbe giocare a destra, per dare un turno di riposo ad Akanji. Il secondo portiere Martinez torna disponibile per la panchina.

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