Calcio

L’Italia di Spalletti stecca la prima. Solo 1-1 contro la Macedonia

La prima del nuovo ct a Skopje si conclude con un deludente pareggio che complica il percorso dell'Italia verso Euro 2024. Gli Azzurri meglio nel primo tempo, trovano il gol con Immobile ma sono ripresi nel finale da una punizione di Bardhi

L’Italia di Spalletti stecca la prima. Solo 1-1 contro la Macedonia
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Il debutto di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale si risolve con un pareggio che fa comodo solo alla Macedonia e complica maledettamente il percorso dell’Italia verso gli Europei in Germania. L’approccio degli Azzurri non è male e, specialmente nei primi 25 minuti, si vedono sprazzi di buon gioco ma manca la precisione sotto porta. Occasioni poche da una parte e dall’altra per un primo tempo che vede crescere nel finale i padroni di casa. Al rientro in campo c’è il gol da rapace dell’area di rigore di Ciro Immobile che sembra chiudere i conti.

L’Italia, però, non è al massimo e si accontenta di gestire il risultato. Basta un intervento scriteriato e la Macedonia ci punisce: punizione dal limite, gran tiro di Bardhi e Donnarumma, partito in ritardo, non ci arriva. L’assedio finale dell’Italia non riesce a cambiare il risultato. A Skopje finisce 1-1, Italia a tre punti dal secondo posto dell’Ucraina, che però ha una partita in più. Da ora in avanti, ogni errore potrebbe essere fatale.

La partita

L’avvicinamento alla partita e la tensione del debutto vengono accentuati dal risultato dello scontro tra Ucraina ed Inghilterra nel tardo pomeriggio. Se tornare a casa coi tre punti era già fondamentale per gli Azzurri, il pareggio della capolista rende ancora più importante la vittoria dell’Italia. Rispetto alle previsioni della vigilia nessun cambiamento da parte del nuovo commissario tecnico Spalletti, che si affida al duo laziale Immobile-Zaccagni in avanti e ad una difesa con forti toni nerazzurri, vista la presenza di Bastoni e Dimarco.

Spalletti Macedonia Italia
Fonte: Twitter (@Azzurri)

Se i tre punti sono importanti per l’Italia, i padroni di casa sono praticamente con le spalle al muro. Incassare la terza sconfitta in quattro partite vorrebbe dire salutare quasi sicuramente Germania 2024. Milevski, quindi, rivoluziona la sua formazione, passando dal previsto 4-3-3 ad uno strano 3-5-1-1 con l’esclusione dei due “italiani” Trajkovski e Nestorovski. Davanti al folto centrocampo a cinque, solo il napoletano Elmas, che dovrà fornire palloni buoni al giovane talento Miovski, che nella scorsa stagione ad Aberdeen ha segnato ben 18 reti.

Palo di Tonali, assedio Italia

Impatto con la partita tutto sommato positivo per gli Azzurri che, nel giro di un paio di minuti riescono a segnare la prima rete. Passaggio interessante di Di Lorenzo per un liberissimo Barella, che la mette alle spalle di Dimitrievski. Peccato che il centrocampista dell’Inter fosse chiaramente in fuorigioco. All’Arena Nazionale sono solo in 22mila ma fanno un frastuono incredibile, sottolineando ogni decisione dell’arbitro Letixier con bordate di fischi. Approccio molto conservativo quello delle “Volpi Rosse”, che preferiscono chiudere i corridoi a centrocampo e provare a colpire in contropiede. A Palermo, l’anno scorso, il piano aveva funzionato alla perfezione ma stasera in campo c’è ancora meno qualità ed una rosa che inizia a sentire l’età. Nei primi dieci minuti l’Italia non riesce però ad andare oltre ad uno sterile controllo palla, visto che trovare spazi nell’affollato centrocampo macedone è quasi impossibile. Con una squadra così chiusa, i lanci a scavalcare per Politano o Zaccagni sono l’unica possibilità di trovare geometrie interessanti. Lo stato miserevole del terreno di gioco certo non agevola le giocate dei calciatori più tecnici, con il laterale del Napoli spesso ingannato dai rimbalzi irregolari della sfera.

Barella Macedonia Italia

Nonostante il dominio dell’Italia in quanto a possesso e voglia di offendere, il guardiameta macedone non ha quasi sporcato i guantoni. La fascia sinistra lancia una delle migliori azioni degli Azzurri: triangolazione tra Barella e Dimarco ma il passaggio indietro dell’interista trova Tonali marcato a vista da due difensori, incapace quindi di deviare in porta. Pochi secondi dopo, il calcio d’angolo a spiovere di Dimarco trova il buono stacco di Bryan Cristante che impatta la sfera ma non riesce a inquadrare la porta. La Macedonia si rende pericolosa solo su qualche imprecisione dei centrali azzurri ma non è un bel momento per i padroni di casa. Un controllo sbagliato di Politano rianima di colpo la Macedonia: palla recuperata in maniera fortunosa da Alioski e cross preciso per la corsa di Miovski. L’avanti macedone si tuffa bene ma, incredibilmente, la mette oltre il palo difeso da Donnarumma. Grosso pericolo per gli Azzurri che provano a rispondere con il solito cross di Dimarco, troppo lungo e alto per la spaccata di Immobile sul palo lontano. L’occasione vera arriva però su una ripartenza micidiale con Barella che mette Tonali a tu per tu con Dimitrievski: tiro secco quello dell’ex milanista che si stampa sul palo. L’Italia, però, ora ci crede e sull’ennesimo angolo Cristante trova un tocco maligno in area piccola: anche stavolta, però, il portiere macedone ci arriva d’istinto.

Cristante Macedonia Italia

Italia paziente ma imprecisa

In uno stadio sempre più caldo, gli Azzurri provano a rallentare il ritmo e sfruttare meglio il possesso palla, approfittando dei pochi spazi concessi dalla difesa dei padroni di casa. Il problema è che il centrocampo gioca spesso e volentieri spalle alla porta, insistendo in una serie di passaggi del tutto innocui, senza mai riuscire a verticalizzare. I pericoli sembrano arrivare più spesso dalla fascia sinistra, dove il binario Dimarco-Zaccagni funziona a dovere, anche se non è facile fornire la sfera al centro. Immobile, infatti, ha grossi problemi a liberarsi dalla guardia stretta della difesa. Quando si prova a lanciarlo in velocità, Dimitrievski esce con tempismo per togliere al laziale una delle sue armi preferite. Sull’altra fascia il duello tra Politano e Musliu vede il napoletano soffrire la pressione ed essere meno efficace del solito. Italia sempre poco convincente negli schemi da calcio d’angolo, con la difesa che libera spesso con facilità.

Di Lorenzo Macedonia Italia

Il fischietto transalpino lascia correre moltissimo ed i padroni di casa ne approfittano per qualche ripartenza pericolosa: Miovski ed Elmas, per fortuna dell’Italia, imbastiscono bene l’azione ma al momento di colpire il tiro viene deviato in angolo da Mancini. La partita diventa più fisica e certo non spettacolare, visto che le azioni più sofisticate s’infrangono sull’attenta retroguardia macedone. Quando gli Azzurri verticalizzano riuscirebbero pure a creare qualcosa di interessante, come quando Immobile fornisce un buon pallone al limite dell’area di rigore a Tonali. L’Italia, però, non riesce a mettere alle corde i padroni di casa, che controllano senza troppi problemi, concedendo pochissimo. Anche quando Zaccagni salta l’uomo, non riesce a fornire palloni buoni ad Immobile, che ha avuto davvero poche occasioni per mostrare quel che sa fare. Donnarumma è costretto ad una parata semplice sul tiro secco ma troppo centrale di Elmas.

Immobile Macedonia Italia

In 38 minuti, però, è chiaro che l’Italia non ha ancora risolto il problema dei problemi: come scardinare le difese avversarie quando parcheggiano l’autobus davanti alla porta. Anche quando Immobile riesce a scaricare indietro per Politano il pallone buono per il vantaggio, Alioski riesce a rendere inoffensivo il tiro del giocatore del Napoli. Per evitare l’angolo, il portiere Dimitrievski si fa male: perdere il guardiameta del Rayo Vallecano sarebbe un grosso problema per Milevski. I medici macedoni riescono a rimettere in sesto il portiere, che può continuare la partita. Una triangolazione a centro area tra Dimarco, Tonali e Barella mette Immobile in posizione ideale ma Dimitrievski riesce in qualche modo a sventare il pericolo. I tre minuti di recupero per l’infortunio al portiere non cambiano i verdetti di questo primo tempo. Visto che sia Politano che Zaccagni stanno avendo grossi problemi a rendersi pericolosi, Spalletti fa scaldare Zaniolo. Possibile nel secondo tempo l’ex romanista prenda il posto di Politano sulla destra, in effetti un po’ a corto d’ossigeno.

Mancini Elmas Macedonia Italia

Immobile la sblocca

Al ritorno dagli spogliatoi, primo cambio dell’era Spalletti, che richiama in panchina Politano per dare spazio a Zaniolo. L’approccio mentale degli Azzurri sembra positivo e nel giro di un paio di minuti l’Italia riesce a passare, anche se in modo piuttosto rocambolesco. Dopo una mischia furibonda nell’area dei padroni di casa, Barella trova uno splendido destro al volo. Dimitrievski non può niente ma la traversa nega la gioia del gol all’interista. Per fortuna dei tifosi azzurri, però, la palla torna dalle parti di Immobile, che la ribadisce in porta di testa. Il check del signor Letixier dura un po’ troppo ma, alla fine, il gol del vantaggio viene convalidato. Importante per il centravanti della Lazio riuscire a tornare alla rete con la Nazionale dopo un digiuno troppo lungo.

Immobile gol Macedonia Italia

Gli Azzurri provano a spingere forte ed approfittare dell’inevitabile sbandamento dei padroni di casa ma lo fanno senza troppa convinzione. L’impatto con la partita di Zaniolo non è male, specialmente quando la sua corsa viene alimentata da Barella sulla fascia destra. Il pericolo è che l’Italia si accontenti, arretrando troppo il baricentro delle sue azioni. Tensione nervosa ed atletica sempre elevata in questa partita e questo causa qualche problema a Mancini, che si fa male e chiede il cambio alla panchina. Il difensore romanista non ce la fa e si butta a terra, chiedendo l’intervento dei medici. Spalletti non rischia e getta nella mischia Scalvini, non prima però di un altro attacco dei padroni di casa, che provano a metter fuori la testa. L’Italia prova ad accelerare sulle fasce ma rimane sempre poco precisa quando si deve inventare l’ultimo passaggio.

Mancini Macedonia Italia
Fonte: Twitter (@Azzurri)

Zaniolo è forse il più propositivo degli Azzurri ma si fa prendere dall’entusiasmo, esagerando prima di convertire le azioni in occasioni da gol. L’Italia prova a portarsi avanti a forza di passaggi, spingendo sulle fasce ma lo spazio in area di rigore rimane sempre pochissimo. Le puntate dell’Italia, come il doppio tentativo di Zaniolo e Tonali, sono sempre sventate dall’attenta difesa macedone. Gli unici pericoli per la porta italiana arrivano dal giocatore più talentuoso: Elmas dal limite dell’area prova un velenoso giro a tiro ma per fortuna dei nostri, la palla sibila alla sinistra del palo lontano. Donnarumma forse non ci sarebbe arrivato. Fase nervosa dell’incontro, con Letixier che estrae due gialli nel giro di pochi minuti, prima nei confronti di Manev, poi di Dimarco, entrambi per interventi scomposti.

Un finale troppo nervoso

L’Italia non ha fretta e si accontenta spesso di gestire palla a centrocampo, invitando i padroni di casa ad uscire dalla propria metà campo. Pericoli per Dimitrievski, comunque, quasi inesistenti. Milevski decide che è il momento di cambiare e al 73’ sostituisce un paio di pedine a centrocampo. Tonali è costretto ad un intervento ruvido sul nuovo entrato Dimovski. Giallo anche per lui e punizione da posizione molto interessante per i padroni di casa. Per fortuna dei nostri il tiro si stampa sulla barriera: Elmas prova a ribadire in porta un pallone vagante ma la deviazione non inganna un attento Donnarumma. Italia un po’ troppo rinunciataria e, forse, a corto d’ossigeno: Spalletti medita quindi qualche sostituzione per provare a chiudere una volta per tutte questa partita che rischia di complicarsi maledettamente. Musliu, uno dei migliori della retroguardia macedone, non ce la fa e viene sostituito da Serafimov, costringendo Milevski a modificare il modulo di gioco.

Elmas Gnonto Macedonia Italia

Il ct dell’Italia capisce che è il momento di dare più vivacità sulle fasce ma prima delle sostituzioni c’è spazio per un intervento sconsiderato di Zaniolo a limite dell’area italiana. Giallo per lui e punizione ancora pericolosa per i padroni di casa. Bardhi è uno specialista e mette una gran punizione: Donnarumma parte un attimo in ritardo ma non riesce ad evitare il gol del pareggio. Pareggio tutto sommato meritato per i padroni di casa, in un finale che si preannuncia al calor bianco. Spalletti richiama gli stanchissimi Dimarco e Zaccagni, dando spazio a Biraghi e Gnonto per quello che dovrà essere un assalto all’arma bianca. Quelli che, invece, si lanciano in avanti sono i macedoni, che ora ci credono sul serio. I due nuovi entrati si portano in avanti ma, ancora una volta, trovare l’ultimo passaggio è complicatissimo. A cinque minuti dalla fine del tempo regolamentare il tempo per il gol del vantaggio è sempre meno. Ora è la Macedonia a far girare il pallone, provando a difendere un pareggio che vale oro per i padroni di casa.

Immobile Macedonia Italia 3

Spalletti prova l’assalto finale richiamando Tonali e dando qualche minuto a Raspadori. La palla, però, rimane tra i piedi dei padroni di casa e Zaniolo è costretto a qualche fallo di troppo per provare a recuperarla. I sei minuti di recupero concessi saranno una vera e propria sofferenza. Alla fine Iljazovski riesce ad entrare in campo, tanto per perdere qualche secondo in più. L’assedio nel finale non modifica il risultato: a Skopje finisce 1-1, un pareggio che rende molto più difficile l’avvicinamento all’europeo 2024 per i campioni in carica. Martedì si replica contro l’Ucraina: vincere sarà l’imperativo categorico.

Il tabellino

MACEDONIA DEL NORD (3-5-1-1): Dimitrievski; Manev, Musliu (77’ Serafimov), Zajkov; Ahskovski (74’ Dimoski), Elezi (74’ Alimi), Bardhi, Atanasov (90’ Iljazovski), Alioski; Elmas; Miovski. A disposizione: Aleksovski, Siskovski, Ristovski, Ademi, Alimi, Babunski, Dimoski, Doriev, Iljazovski, Serafimov, Trajkovski, Nestorovski. Allenatore: Blagoja Milevski

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini (59’ Scalvini), Bastoni, Dimarco (81’ Biraghi); Barella, Cristante, Tonali (89’ Raspadori); Politano (46’ Zaniolo), Immobile, Zaccagni (81’ Gnonto). A disposizione: Vicario, Meret, Darmian, Romagnoli, Scalvini, Biraghi, Locatelli, Frattesi, Gnonto, Zaniolo, Retegui, Raspadori. Allenatore: Luciano Spalletti

Marcatori: 47’ Immobile (I), 80’ Bardhi (M)
Ammoniti: 67’ Manev (M), 69’ Dimarco (I), 74’ Tonali (I), 79’ Zaniolo (I), 87’ Alimi (M)

Espulsi: n/a

Arbitro: François Letexier (Francia)

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