Avanti la Lazio, fuori il Milan. E la «vendetta» sportiva rispetto alla sfida di cinque giorni prima è compiuta. Il verdetto della partita più blasonata degli ottavi di Coppa Italia appare giusto per quanto visto in campo. Ci pensa una zuccata di capitan Zaccagni a consegnare la qualificazione ai biancocelesti e a interrompere il cammino di Allegri, che dovrà rimandare l'appuntamento con la sesta Coppa Italia dopo le cinque vinte alla guida della Juventus e dovrà concentrarsi ora solo sul campionato. Troppo rinunciatario il primo tempo dei rossoneri, più vivace la squadra di Sarri con le solite parate di Maignan (due strepitose su Iskasen e Noslin) a evitare un passivo più pesante.
Si erano lasciate sabato con un finale infuocato tra spintoni e veleni, si sono ritrovate ieri all'Olimpico in un clima quasi da camomilla. Eppure la posta in palio era alta: proseguire il cammino nell'unica Coppa a disposizione di entrambe dopo il deludente ultimo campionato. Ma prima che arrivassero i rigori a decidere chi dovesse sfidare il Bologna nei quarti del prossimo febbraio ci ha pensato il giocatore più carismatico della truppa di Sarri. L'occasione capitata a Leao, ieri sera sotto tono, è stata sì clamorosa (tiro alto a due passi dalla porta), così come bravo è stato Mandas - la sua prima volta in stagione tra i pali - nel recupero a deviare la conclusione di Pulisic. Ma guardando all'intera sfida, è sembrata più intraprendente la formazione di casa che vanta una storia importante nel torneo (sei vittorie negli ultimi 30 anni) e che aveva voglia di una notte di gloria dopo un campionato ancora altalenante.
Allegri aveva lasciato per 81 minuti Modric in panchina: il croato, in un'intervista a Marca, ha parlato di un «Milan simile per reputazione e storia al Real Madrid, club nel quale avrei voluto chiudere la mia carriera, ma a volte le cose non vanno come previsto». Al suo posto debutto da titolare per «mister 33 milioni» Ardon Jashari, lo svizzero ex Bruges che dopo 40 minuti a inizio stagione, era rimasto fuori più di 100 giorni a causa della rottura del perone destro. Non era la serata ideale per un rientro in grande stile, dovrà ancora lavorare per tornare al top. Lazio con il lutto al braccio per la morte di Nicola Pietrangeli, tifoso biancoceleste (per lui anche un minuto di silenzio iniziale).
E nonostante la continua emergenza, i biancocelesti oltre al ritorno dell'Aquila prima del match, si regalano anche un risultato di prestigio che allarga i loro impegni stagionali.Nell'altra gara di ieri Bologna-Parma 2-1: 13' pt Benedyczak (P), 38' pt Rowe (B), 44' st Castro (B).