
Difende meglio il primo, incompleto Milan di Max Allegri. Attacca anche molto meno quasi per conseguenza inevitabile e alla fine raccoglie la prima sconfitta della pre-stagione al cospetto dell’Arsenal reduce da un mercato (oltre 200 milioni investiti) sontuoso, di misura secondo le caratteristiche che suggeriscono al tecnico livornese un giudizio positivo («per 60-70 minuti siamo stati alla pari con loro, non è poco»). Il calcolo è francamente smentito dai dati oggettivi della sfida che ha avuto un primo risultato allo scadere naturale dei 90 minuti (1 a 0, gol di Saka) e una coda spettacolare ai rigori vinta dal Milan grazie alle prodezze del giovane portiere Torriani (3 penalty respinti), subentrato a Terracciano (anche lui positivo, specie nel primo tempo) nella ripresa. Per le note lentezze sul mercato (mancano allo scacchiere i due terzini, oltre a un altro centrocampista e un secondo centravanti) e per qualche acciacco (assenti Maignan, Fofana, Jimenez), lo schieramento scelto da Allegri ha tenuto conto di queste condizioni e così ha varato un 3-5-2 diventato, in fase difensiva 5-4-1 lasciando spesso Leao, schierato punta centrale, isolato con lo sporadico contributo di Pulisic e per questo unico punto di riferimento. Di qui la miseria della fase offensiva (un tiro in porta, nel secondo tempo, e un paio di trame in contropiede nel primo) che non deve allarmare ma nemmeno far vivere sonni tranquilli.
Se difendi meglio, con un numero di addetti così alto, è improbabile - specie di questi tempi, con una condizione fisica ancora al 30-40% - dedicare le migliori energie all’attacco dove comunque Leao merita qualche complimento da Allegri e si è visto, forse per la prima volta, dentro la partita cancellando i lunghi e ripetuti riposini dei bei tempi andati. Il gol subito è un replay dei difetti della passata stagione: cross da sinistra verso destra con Bartesaghi (anello debole della difesa anche perché opposto al migliore dei rivali) che si perde Saka, autore del golletto facile facile. Sul punto le visite mediche e la firma del contratto avvenute ieri a Milano dal colombiano Estupinan, 27 anni, proveniente dal Brighton (è andato a scuola da de Zerbi; ndr) è già un piccolo passo avanti lungo la strada del completamento della rosa che può e deve portare a comporre il più classico 4-3-3.
Oggi l’ultimo rinforzo raggiungerà il Milan che si trasferirà a Hong Kong per affrontare sabato il Liverpool. È solo la prima prova ma è un bene che avvenga con rivali dall’asticella molto alta, per cifra tecnica e per caratura internazionale. Sotto sotto può diventare una spinta a completare le operazioni di mercato.