Il Mondiale per club ha violato una regola del calcio: ecco quale

Pur di infilare più cantanti, lo show all'intervallo di Chelsea-Psg ha sforato di ben 9 minuti, violando palesemente la regola 7.2 dell'Ifab. Non un bel precedente in vista del mondiale del 2026 in America

Il Mondiale per club ha violato una regola del calcio: ecco quale
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La finalissima del primo mondiale per club con il nuovo formato fortemente voluto dalla Fifa è entrata negli annali del calcio per la palese violazione di una delle regole chiave del gioco più seguito al mondo. Il ridondante cerimoniale in stile americano che ha fatto storcere la bocca a molti è sembrato molto più lungo del normale ma questo non è stato affatto un caso. Pur di compiacere i palati a stelle e strisce con uno show musicale importante, gli organizzatori hanno deciso di ignorare del tutto una delle regole chiave del calcio, quella che impone una lunghezza massima di 15 minuti all’intervallo tra il primo ed il secondo tempo. A quanto pare, quando di mezzo ci sono i soldi degli sponsor, anche le regole del calcio sono soggette ad interpretazione.

Nove minuti di troppo

Dopo il primo tempo nel quale il Chelsea di Enzo Maresca aveva letteralmente preso a pallonate gli “ingiocabili” del Paris Saint-Germain, gli spettatori al MetLife Stadium di East Rutherford si sono visti servire un intervallo musicale con un gran numero di ospiti. Appena vista la scaletta, molti si sono domandati come sarebbe stato possibile infilare così tanti cantanti in soli 15 minuti ma gli organizzatori non si erano posti il problema. Il tradizionale Halftime Show del Super Bowl, la finalissima del campionato Nfl che ogni anno tiene attaccati agli schermi centinaia di milioni di telespettatori, si svolge sul campo da gioco, con la scenografia che viene montata e smontata in tempi da record pur di poter riprendere al più presto la partita.

CWC finale Doja Cat

Evidentemente un superlavoro del genere sarebbe costato troppo in termini di personale e quindi gli organizzatori hanno ben pensato di montare un palco sui livelli alti dell’impianto di Meadowlands per evitare di toccare il manto erboso. Il corto circuito, però, è avvenuto quando si è trattato di invitare i vari cantanti: J Balvin in rappresentanza dell’onnipresente reggaeton, Tems per la musica africana, Doja Cat per gli amanti del rap e il duo Coldplay/Emmanuel Kelly per il resto del pubblico. Tutto molto bello, inclusivo, con dovizia di ballerini e giochi di luce ma impossibile da infilare in 15 minuti. Lo spettacolo, curato dal leader dei Coldplay Chris Martin, è infatti durato nove minuti di troppo ed è stato il primo halftime show della storia delle competizioni Fifa. Considerato che la finalissima del mondiale dell’anno prossimo si giocherà proprio al MetLife Stadium, facile prevedere che questa era solo la prova generale di uno show ancora più sontuoso.

La regola 7.2 del regolamento

Si era capito fin dall’elaborato pre-partita che l’intenzione della Fifa era di rendere questo evento quanto più simile al Super Bowl, forse per far capire al pubblico americano che anche il soccer può organizzare spettacoli importanti. Tutto bene fino a quando si tratta di ritardare il calcio d’inizio come fatto nella finale, quando Robbie Williams e Laura Pausini hanno interpretato dal vivo il nuovo inno ufficiale della Fifa. Nessun problema nemmeno per l’immancabile esecuzione dell’inno americano, parte fondamentale del cerimoniale di ogni evento sportivo americano. Si sarebbe anche potuto sorvolare sulla presentazione in stile boxistico da parte del leggendario announcer Michael Buffer o sul conto alla rovescia prima del calcio d’inizio.

Chelsea PSG arbitro

Dove, invece, ci si scontra con le regole del calcio è sull’intervallo, la cui lunghezza è specificata in maniera non equivocabile dall’International Association Football Board, l’organismo che decide e raccoglie le regole del gioco del calcio. Nello specifico, la regola 7.2 delle Regole del Gioco pubblicate sul sito dell’Ifab specifica che “i giocatori hanno diritto ad un intervallo a metà tempo, di durata non superiore ai 15 minuti. Una breve pausa per raffrescarsi (di durata non superiore ad un minuto) è permesso tra il primo ed il secondo tempo supplementare. Le regole delle competizioni devono definire la durata dell’intervallo, che potrà essere modificata solo con il permesso dell’arbitro”.

Alla fine, la Fifa ha preferito non porsi nemmeno il problema ed ignorare bellamente questa regola. Sicuramente non un bel precedente in vista del mondiale nordamericano del 2026, nel quale queste violazioni potrebbero diventare la regola...

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