
Non c'è altro comandamento all'infuori della vittoria: la Nazionale italiana di calcio allenata da Gennaro Gattuso (al debutto in panchina) non può assolutamente rinunciare ai tre punti contro l'Estonia, questa sera, al Gewiss Stadium di Bergamo (tutto esaurito) per continuare a sperare nella qualificazione ai Mondiali del 2026.
La situazione nel girone
Purtroppo non navighiamo in buone acque: l'attuale classifica del girone I vede la Norvegia di Haaland capolista solitaria con 12 punti dopo quattro partite, 13 gol fatti e 2 subiti e soprattutto la vittoria nello scontro diretto nella terribile nottata di Oslo con la sconfitta degli azzurri per 3-0. Seconda in classifica c'è Israele con 6 punti dopo tre gare frutto di due vittorie e una sconfitta e poi ecco l'Italia con tre punti (come l'Estonia) ma con soltanto due partite disputate, quella già menzionata con la Norvegia e la vittoria sofferta 2-0 contro la Moldova ma soprattutto una differenza reti deficitaria con due reti realizzate e tre subite (-1).
Cosa accade in caso di sconfitta
Perché l'Italia stasera non può far altro che vincere e, possibilmente, con più di gol di scarto possibili? Semplice, per provare a raggiungere la Norvegia per adesso lontana 9 punti e con una differenza reti invidiabile (+11). Un'eventuale vittoria contro l'Estonia stasera e poi contro Israele lunedì 8 settembre consentirebbero di rimanere in scia ai norvegesi sperando poi nello scontro diretto (ultima gara il 16 novembre a Udine) che sarebbe unicamente da vincere. In caso di sconfitta (o pareggio) stasera contro l'Estonia, l'Italia direbbe in maniera quasi matematica addio al primo posto (a meno che la Norvegia non iniziasse a perdere punti) e dovrebbe poi provare ad arrivare seconda per accedere agli spareggi qualificazione.
Perché è fondamentale il primo posto
Arrivando primi ci prenderemmo il pass diretto per i Mondiali ma se dovessimo finire al secondo posto entreremmo in un "girone infernale" composto dai playoff ai quali parteciperanno tutte le dodici nazionali arrivate al secondo posto nei loro gironi oltre ad altre quattro che arrivano dalla Nations League. In totale, le 16 squadre saranno divise in quattro fasce e ordinare secondo il ranking Fifa. Da qui ecco un tabellone dove gli azzurri potrebbero ritrovarsi in prima fascia e affrontare direttamente le due gare di semifinale (andata e ritorno) e la finale ma con avversari senz'altro tosti.
Ecco, perché, dall'Estonia in avanti (e quindi Israele fuori casa, Estonia fuori casa, Israele in casa, Moldova in trasferta e Norvegia in casa) l'Italia deve soltanto
provare a vincere tutte le gare. Se poi, addirittura, dovessimo arrivare terzi in classifica non avremmo nemmeno la possibilità di qualificarci tramite i play off: sarebbe un incubo e la fine di un ciclo, meglio non pensarci.