Calcio

No alla maglia arcobaleno (e non giocano): cosa è successo nella Ligue 1 francese

Il Tolosa ha escluso alcuni dei suoi giocatori, che non volevano indossare la maglia arcobaleno a sostegno dei diritti della comunità Lgbt. Tra questi il giocatore del Marocco Aboukhlal

@actufootmaghreb Twitter
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No alla maglia arcobaleno (e non giocano): cosa è successo nella Ligue 1 francese

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Scoppia di nuovo la bufera in Ligue 1. Alcuni giocatori di Tolosa e Nantes si sono rifiutati di indossare la maglia con i numeri color arcobaleno che il campionato francese aveva deciso di far stampare per tutte le squadre del campionato, come iniziativa di lotta contro l’omotransfobia nel calcio.

Il Tolosa, in particolare, con un comunicato ufficiale, pur senza fare i nomi dei calciatori che hanno opposto il loro rifiuto a questa iniziativa, ha deciso di escluderli dal match contro il Nantes. Secondo i media francesi, tra i giocatori che si sono rifiutati di indossare le maglie contro l’omofobia ci sono Zakaria Aboukhlal, attaccante marocchino protagonista con la sua nazionale anche agli ultimi mondiali, Said Hamulic e Moussa Diarra. Sempre secondo la stampa francese, anche Mostafa Mohamed del Nantes non compare sulla lista dei convocati per il match perché anche lui avrebbe opposto il suo rifiuto di aderire all’iniziativa. Secondo il quotidiano della città di Tolosa, La Depeche du Midi, neppure i due compagni di squadra Logan Costa e Farès Chaïbi volevano indossarla, ma i due alla fine sono andati in panchina. E ieri era stata la volta del difensore senegalese del Guingamp, Donatien Gomis, che aveva preferito non giocare a Sochaux, per una partita di campionato di Ligue 2, per non partecipare alla campagna contro l'omofobia.

"Pur rispettando le scelte individuali dei suoi giocatori", il club francese fresco vincitore della Coppa di Francia"ha scelto di escludere i suddetti calciatori per l'incontro col Nantes di oggi". Il Tolosa non ha specificato l'identità dei giocatori interessati, ma Zakaria Aboukhlal, Saïd Hamulic e Moussa Diarra non compaiono nel referto, scrive l'Equipe."L'apertura al mondo è parte integrante del DNA del club - si legge nel comunicato -. I nostri giocatori sono scelti per le loro qualità umane indipendentemente dalle loro idee o convinzioni. Il Tolosa ricorda il suo impegno di lunga data nella lotta contro l'omofobia e ogni forma di discriminazione".

Come anche gli anni passati, questo fine settimana la Ligue 1 ha deciso di sensibilizzare l'opinione pubblica e tutti gli appassionati sul delicato tema della lotta all'omotransfobia sostenendo i diritti LGTBQ, in occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, che ricorre il 17 maggio. Per l'occasione i club del campionato francese (Ligue 1 e Ligue 2) hanno colorato di arcobaleno i numeri apposti sulle magliette dei calciatori come segno di solidarietà verso questa importante causa. Un'iniziativa diventata consuetudine che ha già creato non poche polemiche. Nel 2022 era scoppiato il caso Idrissa Gueye, che si era rifiutato di giocare contro il Montpellier pur di non portare la maglia con i colori dell'arcobaleno, in occasione della giornata di lotta alle discriminazioni di genere. L'episodio aveva creato un vero e proprio caso politico con l'intervento delle istituzioni francesi, politiche e sportive.

Qualche mese dopo a finire nella bufera fu l'allora capitano della Francia, Hugo Lloris. Il portiere da anni in forza al Tottenham durante i Mondiali in Qatar, si tirò fuori dall'iniziativa che aveva coinvolto altri capitani come Manuel Neuer per la Germania e Harry Kane per l'Inghilterra di indossare la fascia arcobaleno, come sostegno alla comunità LGBTQ.

Iniziativa che avrebbe avuto un forte valore simbolico vista le ripetute violazioni di questi diritti nel Paese che ha ospitato l'ultima Coppa del Mondo.

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