Non è più la famiglia del Mulino Bianco...

Fili scoperti, comprensibile lo stato fragile dei nervi, stagione nullatenente, separazione furbastra dell’allenatore poi beffardo protagonista nel mondiale saudita

Non è più la famiglia del Mulino Bianco...
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Può capitare anche nella famiglia del Mulino Bianco, come viene descritta l’Inter, sempre immacolata e priva dei vizi che, al contrario, intossicano gli altri. Può capitare, allora, che al termine di una stagione maligna, la grande illusione porti a veleni, voci di dentro, reazioni isteriche tipiche di qualunque comunità sportiva e non soltanto. Lautaro ha denunciato la mancanza di interismo di qualche collega, mai facendone il nome e il cognome, da capitano intende dare l’esempio, le sue parole non sono una bestemmia, nel caso sarebbero smentite ma ci ha pensato il presidente ad andare al dunque, Calhanoglu è l’obiettivo della denuncia, il turco sta pensando ad andarsene, non ha più dato il massimo e la situazione troverà un epilogo utile per tutte le parti. Come nelle migliori assemblee condominiali ha preso le difese del marito la consorte del capitano della nazionale turca ricordando come certe persone sono leali finché hanno bisogno dite (tipo un calcio di rigore dico io). Ma Calhanoglu ha provveduto a mettere giù due righe per gonfiare il petto e ribadire di essere stato fedele nei secoli, uso ad obbedir tacendo fino a oggi là dove il capitano alzala voce ma lui, il turco, resta in piedi e questo serve. Già in precedenza, un altro veterano del gruppo, Acerbi, aveva reagito con stizza alla provocazione goliardica di un tifoso francese che fingendo di barcollare (Barcola, l’attaccante del Psg vincitore della champions) lo aveva atteso alla fine di un allenamento.

Fili scoperti, comprensibile lo stato fragile dei nervi, stagione nullatenente, separazione furbastra dell’allenatore poi beffardo protagonista nel mondiale saudita, rifinanziamento dei debiti, sfottò continui sui social, contrappasso calcistico dopo annidi dominio in materia, varie ed eventuali. Del resto, anche il mugnaio Antonio Banderas e Rosita, la gallina che gli faceva compagnia, hanno lasciato la famiglia del Mulino.

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