Calcio

Olanda, guerriglia e caos allo stadio: gara dell'Ajax annullata

La partita della terzultima giornata della Eredivisie sospesa dopo ripetuti lanci di fumogeni ed un'invasione di campo dei tifosi di casa, furibondi per la prima retrocessione in seconda divisione dopo 23 anni. Possibile uno 0-3 a tavolino

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Per l’ennesima volta la Eredivisie sale alle cronache per motivi che non hanno niente a che vedere con il calcio. La terzultima giornata del campionato olandese ha visto un’altra partita annullata per le intemperanze delle fasce più estreme della tifoseria. Stavolta è toccato a Groninga-Ajax ma, stavolta, non c’entra niente l’odio tra le due squadre. I tifosi di casa hanno deciso di fare il diavolo a quattro per protestare contro la società, retrocessa in seconda divisione per la prima volta dopo 23 anni. Uno spettacolo certo non edificante per quello che molti considerano uno dei campionati europei più formativi per i giovani talenti.

Una retrocessione dolorosa

Che la partita dell’Euroborg Stadion sarebbe stata poco tranquilla se lo aspettavano in molti ma quello che i telespettatori si sono trovati di fronte a pochi minuti dal calcio d’inizio era del tutto imprevisto. Nonostante le misure di sicurezza, evidentemente molti tifosi erano riusciti a nascondere un gran numero di fumogeni e fuochi d’artificio. Dopo che l’atmosfera era diventata quasi irrespirabile, quando un tifoso del Groninga è entrato in campo con uno striscione di protesta contro la società, l’arbitro non ha avuto altra scelta che sospendere la partita, in attesa che la situazione tornasse ad essere gestibile.

L’intervento della security e un’opera di convincimento da parte della polizia e dei giocatori ha convinto il direttore di gioco a riprendere il gioco dopo circa 15 minuti ma certi tifosi non ne avevano avuto ancora abbastanza. Poco dopo, è ripartito un nuovo lancio di fuochi d’artificio. A questo punto l’arbitro Jeroen Manschot, consultata la Federcalcio olandese e le autorità locali, ha deciso di sospendere a titolo definitivo la partita, visto che sarebbe stato impossibile garantire la sicurezza dei tifosi meno esagitati. Uno spettacolo che non è purtroppo una novità in Olanda, dove il fenomeno degli hooligans sta diventando un grosso problema.

Groningen Ajax tifosi

Tolleranza zero per gli hooligan

Non è la prima volta che una partita della Eredivisie viene cancellata per le intemperanze del pubblico. Ad aprile era toccato allo scontro al vertice tra Feyenoord ed Ajax in Coppa d’Olanda: in questo caso la sospensione era durata mezz’ora dopo che l’attaccante Davy Klaassen era stato colpito alla testa da un fumogeno. In seguito al ripetersi di problemi del genere, la KNVB aveva deciso di inasprire le linee guida in quanto a sicurezza. Il nuovo regolamento lascia veramente poco spazio agli arbitri: la prima volta che sono lanciati in campo degli oggetti la gara viene sospesa. In caso di una seconda infrazione, la partita verrà sospesa definitivamente, esattamente quello che è successo a Groninga questo pomeriggio.

Francamente, a giudicare da quello che si era letto sui social media nell’avvicinamento alla partita, le autorità avrebbero dovuto aspettarsi il peggio. Alcune frange estreme della tifoseria del Groninga avevano preannunciato una "protesta vigorosa” nei confronti della società, a loro dire colpevole di una serie di errori che sono costati la prima retrocessione in seconda divisione da un quarto di secolo. Prima del fischio d’inizio erano stati esposti striscioni con accuse pesanti contro la dirigenza ma sembrava che almeno la partita potesse svolgersi regolarmente. Una volta partito il lancio di oggetti e fumogeni, si è capito che oggi non sarebbe stato possibile giocare.

Il Groninga è già matematicamente retrocesso ma non è chiaro se i rimanenti 80 minuti della partita saranno giocati nei prossimi giorni o se il giudice sportivo preferirà infliggere uno 0-3 a tavolino.

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