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Le pagelle di Inter-Napoli: Thu-La sottotono, Juan Jesus ex spietato

Termina 1-1 il posticipo fra nerazzurri e partenopei grazie alle reti di Darmian e Juan Jesus. Inzaghi non riesce a centrare l'undicesima vittoria di fila in Serie A e i suoi sembrano ancora scottati dall'eliminazione in Champions, fra gli ospiti Meret il migliore insieme all'ex di turno che la pareggia nel finale

Le pagelle di Inter-Napoli: ThuLa sottotono, Juan Jesus ex spietato

Il posticipo di Serie A fra Inter e Napoli, valido per la 29ª giornata termina 1-1 grazie alle reti di Darmian e Juan Jesus. I padroni di casa, ancora visibilimente sottotono per via dell'eliminazione in Champions contro l'Atletico Madrid, pagano l'unica vera disattenzione difensiva e un Lautaro non al meglio. Nel Napoli ottima prova sia di Meret in porta, autore di un paio di miracoli, sia della coppia Rrahmani-Juan Jesus che non soffrono mai le offensive dei nerazzuri. Ecco i voti ai protagonisti del match:

Le pagelle dell’Inter

Yann Sommer 6 – Non si sporca praticamente mai i guantoni fino al 55’, quando Kvara ci prova dalla distanza. Non può nulla sul colpo di testa ravvicinato di Juan Jesus.

Benjamin Pavard 5,5 – Aveva bisogno di ripartire dopo Madrid ma Kvara è un cliente scomodo e, infatti, non appena il georgiano gli scappa via rimedia un giallo che condiziona la restante parte della sua partita. Inzaghi, come da consuetudine con gli ammoniti, lo sostituisce durante l’intervallo. (dal 46’ Yann Bisseck 6 - Ama il brivido e lo si vede in più di qualche occasione. Tiene a bada Kvara e replica la buona prova di Bologna).

Francesco Acerbi 5,5 – Gestisce bene Raspadori che non lo impensierisce quanto avrebbe fatto Osimhen e, oltre al fisico, fa valere spesso l’esperienza. In fase di impostazione, soprattutto quando Calhanoglu è marcato a uomo, sbaglia qualcosa. Si perde Juan Jesus in occasione del pareggio.

Alessandro Bastoni 6,5 – Dopo l’assist di Bologna ne mette a segno un altro questa sera: quando si sgancia, ormai, si trasforma in fattore decisivo. La palla per Darmian è, semplicemente, intelligente. Una sua sfortunata deviazione favorisce il pari di Juan Jesus.

Matteo Darmian 7 – La prima vera della gara sulla quale Meret si supera porta la sua firma, col passare dei minuti cresce in fase di spinta e sul finale di primo tempo l’ennesimo inserimento perfetto della stagione gli consente di portare in vantaggio i suoi. (dall’85’ Tajon Buchanan s.v.)

Nicolò Barella 6 – Ci prova due volte dalla distanza ma ambedue le soluzioni sono complicate. Per il resto il solito sacrificio, spende bene il cartellino andando ad evitare qualche grattacapo di troppo alla sua retroguardia. (dal 71’ Davide Frattesi 6 – All’85’ dopo un disimpegno folle della retroguardia partenopea ha l’occasione di involarsi verso la porta ma si perde in qualche controllo di troppo. Per il resto tanta corsa, come sempre).

Hakan Calhanoglu 6 – Calzona gli ha preparato la marcatura a uomo, lui di esperienza ne esce come può. In fase di costruzione non è chirurgico come al solito ma la chiusura in allungo su Lobotka, subito dopo il vantaggio di Darmian, è strepitosa.

Henrix Mkhitaryan 6 – In avvio di gara arriva sempre prima degli avversari sulle seconde palle e mette a segno una serie di anticipi che danno vita a tante azioni offensive. Si inserisce poco ma quando lo fa è sempre determinante, non a caso il vantaggio nasce proprio da un suo inserimento.

Federico Dimarco 6,5 – Corre, difende, si sovrappone, crossa e tira. La prova di Dimarco è buona in ogni fase e riesce a rendersi sempre utile per la squadra mettendo in mostra tutto il suo repertorio. (dal 79’ Denzel Dumfries 5,5 - Sembra perdere i riferimenti sul gol del Napoli, non entra bene come al solito e si vede.)

Marcus Thuram 5 – Gli manca cattiveria ed è spesso, soprattutto ad inizio ripresa, troppo impreciso sotto porta. Le poche volte in cui si accende anima la squadra ma appare in fase calante in questo finale di stagione.

Lautaro Martinez 5,5 – I 120’ di Madrid si sentono tutti ma il capitano non si risparmia. La voglia di riscatto c’è e si vede ma contro ha un Meret in serata fenomenale. Manca, rispetto alle ultime uscite, l’intesa con Thuram. (dal 79’ Alexis Sanchez s.v.)

Allenatore Simone Inzaghi 5,5 – Doveva arrivare una reazione dopo l’eliminazione dalla Champions ma il Napoli è un cliente ostico. Se non fosse stato per l’unica amnesia difensiva, avrebbe vinto l’undicesima di fila: vincerà comunque lo scudetto, con merito.

Inter Napoli

Le pagelle del Napoli

Alex Meret 7 – Sul gol di Darmian non può nulla ma para tutto quello che gli arriva dalle sue parti. È prodigioso al 13’ quando compie un doppio miracolo prima proprio su Darmian e poi su Lautaro. Se il passivo non è più pesante il merito è tutto suo.

Giovanni Di Lorenzo 6 – Prova sufficiente del capitano partenopeo che aveva da controllare, dal suo lato un Dimarco in piena. Si concede il lusso di qualche avanzata una volta che si trova davanti Dumfries.

Amir Rrahmani 6,5 – Buona prova del difensore kosovaro che non soffre né Lautaro né Thuram e trasmette sicurezza a tutto il reparto.

Juan Jesus 7 – Pronti, via salva su Lautaro con una scivolata prodigiosa. Si fa trovare sempre al posto giusto e non soffre né i due terminali offensivi né, tantomeno, gli inserimenti dei centrocampisti. È il migliore dei suoi dietro. All’81’ batte Sommer venendo favorito da un tocco di Bastoni e porta a casa, da ex, un punto pesantissimo.

Mathias Olivera 5,5 – Soffre tanto Darmian e se lo perde in occasione del vantaggio nerazzurro quando l’italiano gli va via. Si vede poco in fase di spinta, anche perché da quel lato gli arrivano almeno in due. (dal 75’ Mario Rui 6 - Appena entrato tenta subito due cross. Spinge molto di più rispetto ad Olivera e soffre anche meno in fase difensiva).

André-Frank Zambo Anguissa 5,5 – Tanti polmoni per il camerunense che è ovunque in mezzo al campo. Si inserisce spesso con i tempi giusti ma quando arriva al tiro spreca grossolanamente peccando in precisione. Paga tanto, però, in termini di lentezza: la manovra dei suoi, infatti, è sempre rallentata quando la palla passa fra i suoi piedi.

Stanislav Lobotka 6 – Se è il giocatore che completa più passaggi in questo campionato, nonostante la stagione altalenante del Napoli, in una partita complicata come quella di questa sera si capisce il motivo. Per i partenopei è imprescindibile.

Hamed Junior Traoré 5,5 – L’ultima palla che gioca è un tiro che esce alto sopra la traversa. Calzona lo toglie nel momento migliore della sua gara dove era riuscito a ritagliarsi uno spazio dopo la morsa nella quale era stato costretto dagli avversari. (dal 70’ Jens Cajuste 6 -Chiede spesso il pallone e va incontro ai compagni per poter svariare).

Matteo Politano 6 – Quando ha la palla fra i piedi da sempre l’impressione di poter inventare qualcosa ma spesso si perde in cosa piuttosto semplici. Da un suo corner nasce il pareggio di Juan Jesus, per il resto solita prova di grande dispendio di energie a favore del collettivo. (dal 92’ Cyril Ngonge s.v.).

Giacomo Raspadori 5,5 – Viene coinvolto pochissimo dai compagni e vive una serata molto difficile stretto da Acerbi. È, come la totalità dei suoi compagni, il lontano parente di quello visto lo scorso anno. (dal 75’ Giovanni Simeone 6 – Si muove molto di più rispetto al compagno di squadra ma Acerbi è un cliente scomodo per chiunque).

Khvicha Kvaratskhelia 6 – Il georgiano è un cliente scomodo per Pavard e, infatti, lo fa ammonire durante la prima frazione. Durante il secondo tempo è il primo a crederci e spesso affronta tanti avversari insieme. (dal 92’ Jesper Lindstrom s.v.)

Allenatore Francesco Calzona 6 – Reagisce meglio di Inzaghi all’eliminazione dalla Champions ma senza Osimhen è dura rendersi spesso pericolosi. Da quando è arrivato in campionato non ha mai perso ma i nove punti dal quarto posto pesano tantissimo.

Arbitro Federico La Penna (Roma 1) 6,5 - Il direttore di gara si dimostra sicuro e dentro al match dal nadir allo zenit.

Soprattutto nei momenti di maggiore intensità non si lascia sfuggire di mano il match e lo gestisce bene, amministrando con sapienza i cartellini.

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