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La rabbia di Mourinho: ecco cosa c'è dietro

L'allenatore portoghese non è per niente soddisfatto della campagna di rafforzamento della squadra e del lavoro di Tiago Pinto. L'obbiettivo numero uno per l'attacco è sempre Morata

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Josè Mourinho è più nervoso che mai: tutta colpa del mercato della Roma. Nelle ultime settimane il rapporto tra il tecnico portoghese e il general manager Tiago Pinto è sempre più precario.

Come riporta il Corriere dello Sport, lo Special One non nasconde la sua insoddisfazione per l'organico che ha a disposizione, mentre il dirigente continua a portare avanti la sessione estiva con la linea indicata dalla società: prima le cessioni e poi gli acquisti, solo se in linea con le possibilità del club. Una situazione sempre più tesa che sta mettendo a dura prova la serenità dell'ambiente giallorosso.

Le richieste di Mou

A Tiago Pinto, ai Friedkin, Mourinho lo ha spiegato in tutti i modi: nelle prime due stagioni ha puntato sulla solidità difensiva, che gli ha fruttato due finali europee ma non gli è bastata per portare la Roma in Champions League. Se la società non è nelle condizioni di comprare almeno il centravanti che serve è inutile pensare di migliorare. Per ora Aouar è un ottimo rinforzo mentre si spera che N’Dicka possa rinforzare la difesa grazie al piede mancino che mancava al reparto. Ma serve uno sforzo ulteriore. L'uomo dei sogni era, e resta, Alvaro Morata. Mou non cerca tanto il classico bomber come nuovo acquisto ma uno più da palleggio, più tecnico e di corsa. E Morata risponde proprio a quell'identikit: non segna tanto, ma fa segnare tanto, gioca per i compagni, con qualità.

Intanto l'ex Juve nella tournée in Asia ha giocato titolare e l'Atletico Madrid non sembra intenzionato a scendere sotto la richiesta iniziale di 20 milioni. Proprio per questo Tiago Pinto tiene ancora in caldo Gianluca Scamacca (su cui adesso c'è anche l'Inter) e ha valutato altre occasioni, tra cui l’inglese Calvert-Lewin dell’Everton. Di sicuro l'assalto deciso a Morata potrà avvenire solo se nel frattempo fosse ceduto uno tra Ibañez e Karsdorp (o Celik). Incastri possibili ma non scontati. D'altronde i paletti del fair play finanziario non ammettono deroghe per una società che ha già dovuto accettare un patteggiamento con la commissione disciplinare europea.

Intanto non si sblocca nemmeno l'arrivo di Renato Sanches. Al momento il Paris Saint-Germain non ha intenzione di aprire al diritto di riscatto, pretendendo l'obbligo. I contatti proseguiranno, i rapporti tra le società sono ottimi ma la formula resta uno scoglio importante. Di sicuro il centrocampista portoghese, ormai fuori dai piani di Luis Enrique e sarebbe ben lieto di trasferirsi a Roma. Mourinho ne caldeggia l'acquisto da tempo.

Servirà ancora un po' di tempo per concludere l'affare. Ma basterà ad accontentare lo Special One?

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