"Ricorderemo il silenzio dei nostri amici": la polemica del figlio di Zeman

Non è stata presa bene dal figlio di Zdenek Zeman, Karel, la cronica assenza di molti amici del padre dopo l'ischemia che lo ha colpito a febbraio: ecco le sue parole e qual è il significato

"Ricorderemo il silenzio dei nostri amici": la polemica del figlio di Zeman
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Sono stati mesi molto difficili per il tecnico boemo Zdenek Zeman, 77 anni, che a febbraio è stato ricoverato per un'ischemia cerebrale e curato dallo staff del Policlinico Gemelli di Roma. Sulle attuali condizioni di salute dell'ex allenatore di Foggia, Pescara, Lazio, eRoma (per citarne alcune) c'è il massimo riserbo e protezione della sua famiglia ma nelle ultime ore si è fatto sentire sui social il figlio Karel con un post polemico su Instagram.

La significativa didascalia

La foto è splendida: ritrae padre e figlio sorridenti e abbracciati a dimostrare la loro forza e quella di una famiglia unita ma le due righe a corredo del post sono tutt'altro che felici. "Alla fine non ricorderemo le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici", ha scritto Karel con una frase di Martin Luther King. È facile ipotizzare, a questo punto, come tante persone che si siano professate amiche nel corso degli anni quando Zeman era sulla cresta dell'onda, adesso si siano defilate dalla vita del boemo con una comprensibile amarezza e frustrazione da parte del figlio che avrebbe preferito tutt'altro trattamento da chi era considerato un vero amico ma che, nei fatti, adesso non ha dimostrato di esserlo.

La frase di Bukowski

Poche ore dopo, il figlio karel ha pubblicato sulle Storie del suo profilo Instagram una frase di Charles Bukowski che intendesse spiegare le sue intenzioni. "Volevo urlare quello che sentivo ma sono rimasto zitto per paura di non essere capito". Anche in questo caso, probabilmente, il riferimento riguarda la foto e la breve didascalia pubblicata in precedenza.

Le reazioni social

Sono state centinaia i commenti alle esternazioni di Karel Zeman, anche un lui un allenatore di calcio che in passato ha fatto parte di Reggina e Messina. "È proprio così! Nel momento del bisogno spariscono in molti. Suo padre è stato ed è un grande", ha commentato Ambra. "Un abbraccio a tuo padre con solo grande affetto, grandissimo, e a voi che credo lo stiate sostenendo a dovere", ha scritto un altro utente. Commovente anche il commento di Giovanni. "Ciao Karel, conosco tuo padre da quando avevo 11 anni ( oggi ne ho 63). Per me tuo padre resta un esempio della mia vita.

Tutte le volte che veniva a Milano con le sue squadre mi accoglieva affettuosamente ed ancora oggi voglio bene a tuo padre come un figlio. I suoi silenzi mi hanno aiutato a crescere e nel parlare poco. Dagli un abbraccio da parte mia, e gli dici che i suoi ragazzi del Gonzaga ( anni 70'-80' lo stimano tantissimo e gli vogliono bene)".

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