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"Mi devono 20 milioni di euro". E Ronaldo fa causa alla Juve

Cr7 vuole ottenere i 19,9 milioni di euro che erano stati "congelati" durante il periodo della pandemia

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Nuove grane all'orizzonte per la Juventus: dopo la deflagrazione dell'affare Bonucci, ora anche Cristiano Ronaldo è pronto ad adire le vie legali tramite gli avvocati che tutelano i suoi interessi economici nei confronti della società bianconera.

A ballare sono i soldi relativi agli emolumenti sospesi durante il periodo del lockdown e della pandemia: si tratta di una serie di mensilità che, se sommate, toccano quota 19,9 milioni di euro, una cifra decisamente ragguardevole, specie per un club che, quantomeno per il momento, non naviga in acque tranquille. Un amore mai sbocciato per davvero e una separazione arrivata con un certo astio fanno da sfondo a quella che potrebbe diventare ben presto una nuova grana legale con pesanti ripercussioni economiche per la Juventus.

L'attaccante lusitano ha deciso di andare fino in fondo, a differenza di quanto fatto da Paulo Dybala, il quale era riuscito a trovare un accordo economico con la società bianconera per il pagamento di una serie di arretrati pari a circa 3 milioni di euro: La Joya aveva successivamente rinunciato alla causa di indennizzo per il mancato prolungamento di contratto.

I legali di Cristiano Ronaldo, dopo aver chiesto gli atti alla procura della Repubblica di Torino, come fatto inizialmente anche dagli avvocati di Dybala, hanno tutta l'intenzione invece di ottenere i 19,9 milioni di euro complessivi che il calciatore accettò di non incassare subito nelle mensilità spettanti durante il perido Covid.

Il mondo del calcio in Italia rimase fermo complessivamente per 105 giorni, vale a dire dal 9 marzo del 2020 fino al 22 giugno. Non solo, dato che alla ripresa del campionato fu impedita la presenza del pubblico sugli spalti: un doppio colpo per le società, che dovettero fare i conti con i mancati introiti.

Per tentare di porre rimedio almeno parzialmente a quella condizione di estrema difficoltà, la Juventus corse ai ripari varando due distinte manovre stipendi, una per l'anno 2020 e l'altra per il 2021. La prima fu di carattere collettivo, nel senso che riguardò con le medesime caratteristiche tutti i tesserati, dai calciatori fino all'allenatore, che per quell'anno era Maurizio Sarri. La seconda fu invece concordata singolarmente da ogni giocatore tramite il proprio procuratore.

L'attuale attaccante dell'Al-Nassr percepiva dalla Juventus un ingaggio di 31 milioni di euro netti: tutte le mensilità congelate e quindi non ancora incassate, raggiungono la cifra di 19,9 milioni di euro, ed è quello l'obiettivo dei suoi legali.

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