L'uomo in meno

"Se non lo fermano è preoccupante". Sarri si lamenta dell'arbitro ma la verità sulla Lazio è un'altra

Il tecnico toscano se l'è presa con l'arbitro Ghersini per giustificare la sconfitta dei biancocelesti contro il Torino ma la realtà è un'altra. Per questa ragione è lui l'uomo in meno della giornata

"Se non lo fermano è preoccupante". Sarri si lamenta dell'arbitro ma la verità sulla Lazio è un'altra

La Lazio di Maurizio Sarri, nonostante la sconfitta casalinga subita per mano del Torino, è ancora seconda in classifica vista la sconfitta della Juventus, in casa, contro il Napoli di Luciano Spalletti (quasi campione d'Italia). I biancocelesti, però, hanno perso tre punti sulle milanesi, vittoriose contro Empoli e Lecce e questa sera rischia di vedere la Roma a meno due se dovesse vincere in casa dell'Atalanta di Gian Piero Gasperini.

Fino a questo momento la Lazio ha dimostrato carattere, una bella organizzazione di gioco e un'identità ben precisa conferitagli dal suo allenatore. Il tecnico toscano, però, a fine partita, come spesso gli capita, ha cercato un capro espiatorio per giustificare una sconfitta fisiologica, visto che la sua Lazio non perdeva da febbraio, prendendosela con il direttore di gara Ghersini. Per questa ragione è l'ex allenatore di Juventus, Chelsea e Napoli l'uomo in meno di questa giornata di campionato.

L'allenatore, infatti, ha cercato di addossare la maggior parte delle colpe al direttore di gara non dando merito all'avversario e non dando peso ad una giornata non troppo positiva di molti suoi elementi. La Lazio non perdeva in campionato da oltre due mesi e prima o poi, come infatti è stato, sarebbe potuto accadere. Non ammettere una giornata non troppo positiva della propria squadra e prendersela con l'arbitro non è di certo un bel segnale e ora la Lazio dovrà protamente rialzarsi se non vorrà essere recuperata da chi insegue un posto in Champions League.

Le giustificazioni alla sconfitta

Sarri, al termine del match dell'Olimpico, ha tuonato contro il direttore di gara Ghersini per un arbitraggio, a suo dire, inadeguato: "L'arbitraggio è stato discutibile e devo fare un applauso ai miei ragazzi che sono riusciti a non andare fuori di testa. Con questo arbitraggio solitamente si finisce la partita in 9 o in 10. Il nervosismo c'è, siamo stati fortemente penalizzati. Se dovessi dire cosa non mi è piaciuto, non si potrebbe fare una puntata ma una serie tv completa. Ha fischiato falli di un tipo, tre minuti dopo ne ha fischiati di un altro tipo, non si è nemmeno accorto che loro volessero sostituire un giocatore. Per non parlare del fallo laterale battuto un metro dentro al campo in occasione dell'azione che ha portato al gol. Spero che questo arbitro venga fermato, perché se non lo fermano è preoccupante", il commento al vetriolo del tecnico della Lazio.

Maurizio Sarri ha poi anche parlato della partita parlando di "sfortuna" nell'essere andati in svantaggio: "Abbiamo avuto la sfortuna di andare sotto, ma a livello di spirito penso che abbiamo fatto noi la partita. Affrontare il Torino è sempre stato difficile, mi aspettavo una gara del genere. Loro nel secondo tempo facevano fatica, abbiamo avuto la possibilità di rimettere il match in piedi ma non ci siamo riusciti. Eravamo meno brillanti del solito, ma ci sta, in settimana abbiamo fatto un lavoro pesante perché volevamo mettere benzina per arrivare a fine stagione. E anche il cambio di temperatura ci ha penalizzato".

Campionato falsato

Sarri ha poi chiuso la sua lunga serie di polemiche parlando anche del meno quindici in classifica tolto alla Juventus che, sempre a suo dire, falserebbe il campionato:"I punti restituiti alla Juventus? Dal punto di vista legale non do pareri, non ho conoscenze e competenze. Dal punto di vista sportivo, il campionato è falsato. Perché se tieni per tre mesi una classifica e poi dici 'scusa, ora la classifica è cambiata e potrebbe cambiare ancora', non va bene.

Spero che qualcuno della giustizia sportiva abbia il buon gusto di dare le dimissioni, perché così non funziona".

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