Simeone core ’ngrato, l’ex punisce il Napoli

Il centravanti segna ma non esulta. Annullato un gol a Lang al 93’

 Simeone core ’ngrato, l’ex punisce il Napoli
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Il risultato che non ci si aspetta: il Toro - prima di ieri peggiore difesa del campionato, con 13 reti subite - non solo tiene la porta imbattuta ma batte anche il Napoli capolista. E lo fa con merito, al termine di una partita combattuta ma giocata con passione e orgoglio: decisivo il gol di Simeone (nella foto contrastato da Juan Jesus) intorno alla mezzora del primo tempo, senza che poi la squadra di Conte riuscisse a raddrizzare il punteggio. In realtà, in pieno recupero sarebbe anche arrivato il gol dell’1-1 segnato da Lang: il Var ha però giustamente convinto Marcenaro ad annullarlo, stante la posizione irregolare dell’olandese nel momento in cui Politano aveva calciato dal limite dell’area colpendo il palo. Per i granata sarebbe stata la seconda beffa consecutiva, dopo l’incredibile epilogo della sfida contro la Lazio nell’ultima partita prima della sosta: ieri la squadra di Baroni ha invece potuto finalmente gioire, trascinata proprio dal Cholito che – grande ex di giornata – ha segnato un gol di qualità sfruttando una mezza

sciocchezza di Gilmour. Per Simeone, che a Napoli ha vinto due scudetti e segnato 14 reti in 103 partite ufficiali, praticamente nessuna esultanza ma la comprensibile gioia per avere aiutato la sua squadra a uscire da un momento complicato: avendo già segnato e trascinato il Toro alla vittoria in trasferta contro la Roma, viene facile immaginarlo come uomo copertina della stagione granata.

Per il Napoli, sceso in campo senza gli acciaccati McTominay e Hojlund, una brutta battuta d’arresto: seconda sconfitta stagionale dopo quella di San Siro contro il Milan, settima rete subita in altrettante partite e una pochezza offensiva preoccupante. Tradotto: Lucca non è mai entrato in partita, Neres ha provato a combinare qualcosa ma non è mai stato pungente sotto porta e il più pericoloso è risultato così Spinazzola, che ha fatto in pratica quello che ha voluto imperversando nella zona di Pedersen. Né De Bruyne ha acceso chissà quali luci: il Toro ha ovviamente lasciato il pallino agli ospiti, ma ha preso fiducia strada facendo e colpito anche un palo con Vlasic dopo un quarto d’ora, rivelandosi insomma squadra più equilibrata anche grazie al passaggio al 3-5-2. Baroni si conferma così bestia nera di Conte: tre vittorie, un pareggio e una sola sconfitta contro il suo amico ed ex compagno di squadra.

«Nel primo tempo abbiamo fatto possesso, creato situazioni ma ci siamo limitati ad essere 'bellini', nel secondo c’è stata più energia così Conte - . Il gol l’abbiamo confezionato noi. Complimenti al Torino ma abbiamo fatto un po' tutto noi».

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