Calcio

Gli incarichi in Under 20 e 21, poi le dimissioni. Gentile asfalta Mancini: "Doveva fare il suo lavoro"

"Non sono stato per niente d'accordo sull'affidargli il coordinamento dell'Under-20 e Under-21", dice Claudio Gentile. Il campione del Mondo 1982 esprime la sua opinione sull'addio a sorpresa del Mancio

Gli incarichi in Under 20 e 21, poi le dimissioni. Gentile asfalta Mancini: "Doveva fare il suo lavoro"

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"Sorpreso dalle dimissioni di Mancini. Doveva fare il suo lavoro"

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Claudio Gentile, campione del Mondo nel 1982, non se ne fa una ragione. La notizia dell'addio a sorpresa di Roberto Mancini da commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio è un fulmine a ciel sereno. L'ex terzino della Juventus è stato ct dell'Under-20, dell'Under-21, della selezione olimpica, nonché vice di Giovanni Trapattoni in quella Maggiore. Dopo la notizia di ieri pomeriggio, il futuro degli azzurri non sarà tra i più semplici.

Cosa ne pensa delle dimissioni di Mancini?

"Io veramente sono sorpreso. Sembrava che ci fossero buoni rapporti e quindi questa notizia proprio non me l'aspettavo".

Che bilancio possiamo trarre del suo quinquennio alla guida dell'Italia?

"È vero, ha vinto un Europeo. Poi però c'è stata anche un'annata disgraziata che è quella che riguarda la mancata qualificazione per il Mondiale in Qatar".

Alcune indiscrezioni lo danno in partenza verso l'Arabia ad allenare: è plausibile?

"Non lo so. Mi sembra che stesse lavorando con grande entusiasmo anche in questi ultimissimi giorni, da quello che ho potuto vedere io. È una notizia di cui non so spiegarmi esattamente i motivi. Ha colpito tutti un po' di sorpresa. Proprio recentemente raccontava il suo progetto per fare crescere i giovani. Insomma, parole normali di una persona che guida la Nazionale. Però penso che a giorni sapremo tutto".

Mancini era stato recentemente nominato coordinatore dell'Under-20 e Under-21.

"Non sono mai stato d'accordo su questa scelta: per niente. Io ho sempre pensato che ogni allenatore debba avere i propri incarichi e le proprie responsabilità. La Federazione, invece, ha voluto cambiare questo normale sistema che riguardava il settore giovanile. Ma il commissario tecnico della Nazionale maggiore dovrebbe solo fare quello".

È stato un errore?

"Fino a poche settimane fa aveva funzionato sempre così. E bene. Infatti tanti allenatori dell'Under-21 hanno vinto diversi Europei anche con questa metodologia. Poi spetta al ct più 'importante' essere sempre alla ricerca di giovani interessanti che emergono. Ecco quindi perché Mancini avrebbe dovuto pensare solo ed esclusivamente a fare il suo lavoro".

Nel futuro immediato prevede una rivoluzione totale? Anche in Figc?

"Mi auguro che chi prenderà adesso il suo posto possa essere all'altezza della situazione perché stiamo parlando della Nazionale italiana di calcio. Adesso aspettiamo il nome, poi si potranno fare anche delle valutazioni più in generale".

Lei ormai si considera fuori da ogni giro?

"A distanza di quindici anni non ho ancora capito chi mi abbia fatto fuori e perché. In tre giorni io dovevo fare il ct della Nazionale maggiore, poi dovevo restare in Under-21, poi mi hanno cacciato via. Ho vinto un Europeo e ho riportato in Italia una medaglia olimpica dopo settant'anni.

Mi auguro che qualcuno me lo faccia sapere prima o poi".

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