Terremoto in casa Juventus: si dimette tutto il Cda

Il presidente della Juventus ha rassegnato le dimissioni insieme a Nedved e Arrivabene. Decisive, secondo le prime ricostruzioni, le contestazioni della Consob sulle plusvalenze

Terremoto in casa Juventus: si dimette tutto il Cda

L'intero consiglio di amministrazione della Juventus, compreso il numero uno Andrea Agnelli, ha rassegnato le dimessioni. Nel consiglio straordinario del club di Corso Galileo Ferraris, tenutosi alla Continassa, il presidente, il vice presidente, l'amministratore delegato bianconero e tutti i membri del Consiglio hanno fatto un passo indietro. Secondo le prime ricostruzioni sarebbero risultate decisive le contestazioni della Consob sul caso plusvalenze.

A rendere nota la notizia, la stessa Juventus con una nota ufficiale (ecco un piccolo estratto tratta da juventus.com). "I membri del Consiglio di Amministrazione, considerata la centralità e rilevanza delle questioni legali e tecnico-contabili pendenti, hanno ritenuto conforme al miglior interesse sociale raccomandare che Juventus si doti di un nuovo Consiglio di Amministrazione che affronti questi temi. A tal fine, su proposta del Presidente Andrea Agnelli tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione presenti alla riunione hanno dichiarato di rinunciare all’incarico. Per le stesse ragioni, ciascuno dei tre amministratori titolari di deleghe (il Presidente Andrea Agnelli, il Vice- presidente Pavel Nedved e l’Amministratore Delegato Maurizio Arrivabene) ha ritenuto opportuno rimettere al Consiglio le deleghe agli stessi conferite. Il Consiglio ha, tuttavia, richiesto a Maurizio Arrivabene di mantenere la carica di Amministratore Delegato".

Terremoto inaspettato

Con il Mondiale che si sta svolgendo in Qatar, nessuno si sarebbe mai aspettato una notizia di tale portata e che scuote il mondo del calcio italiano. Secondo i rumors, il coinvolgimento nell'indagine Prisma con il fasciolo aperto dalla Procura di Torino con l'accusa di falso in bilancio con tanto di contestazioni della Consob, hanno costretto la società a rivedere il progetto di bilancio facendo slittare due volte l'assemblea degli azionisti che hanno poi rassegnato le dimissioni.

Tutti hanno dunque fatto un passo indietro anche se all'amministratore delegato Maurizio Arrivabene sarebbe stato chiesto di restare. Non solo, perché tutti gli altri membri hanno seguito a ruota presidente, vicepresidente e ad: Laurence Debroux, Massimo Della Ragione, Katryn Fink, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Giorgio Tacchia e Suzanne Keywood.

Fine dell'era Agnelli

Andrea Agnelli, tra l'altro, dice addio alla presidenza del club bianconero dopo oltre 12 anni (era infatti il 19 maggio del 2010, quando aveva 34 anni, che iniziò la sua presidenza). In questi anni di presidenza Agnelli, la Vecchia Signora ha vinto la bellezza di 18 trofei: 9 scudetti, 4 Coppe Italia, 5 Supercoppe italiane. Resta il cruccio di aver sfiorato per ben due volte, con Massimiliano Allegri in panchina, due Champions League con le finali di Berlino e Cardiff perse rispettivamente contro il Barcellona di Luis Enrique e il Real Madrid di Zinedine Zidane.

Agnelli ha sempre voluto al suo fianco il fedelissimo Pavel Nedved, che entrò a far parte della società nel ruolo di dirigente nell'ottobre del 2010 nel consiglio d'amministrazione. Il 23 ottobre 2015, è poi diventato il vice di Agnelli. Non solo, anche Maurizio Arrivabene è uno dei fidati di Agnelli visto che fa parte del cda dal 2011 e da oltre un anno è diventato amministratore delegato della Juventus.

Il club bianconero ha inoltre nominato Maurizio Scanavino nuovo direttore generale.

Il manager classe 1973, reduce dall'esperienza di amministratore delegato e direttore generale del gruppo editoriale GEDI, di proprietà della famiglia Agnelli, andrà dunque a ricoprire questa nuova carica all'interno del club bianconero.

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