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Calciopoli, Giacinto al telefono: "Bergamo, ho un regalo per te"

L'allora presidente dell'Inter telefona a Bergamo. La difesa: "Tutti chiamavano i designatori". Il tribunale accetta 75 telefonate recuperate. Insorge Facchetti jr: "Falso vergognoso". Le intercettazioni che inguaiano tutto il calcio di Mario Celi

Calciopoli, Giacinto al telefono: 
"Bergamo, ho un regalo per te"

Ecco la «madre di tutte le intercettazioni». Secondo Paolo Trofino, legale di Moggi, questa telefonata che risale al 26 novembre 2004 è la dimostrazione che non solo l’ex direttore generale della Juventus, ma anche altri - nel caso specifico l’allora presidente dell’Inter, Giacinto Facchetti - parlavano di griglie con i designatori.

Paolo Bergamo: «Giacinto».
Giacinto Facchetti: «Paolo, buongiorno»
Bergamo: «Buongiorno come stai?»
Facchetti: «Bene e tu?»
Bergamo: «Ti sento volentieri... Troviamo ancora queste difficoltà...»
Facchetti: «Senti, per domenica allora?»
Bergamo: «Senti per domenica noi facciamo un gruppo di internazionali perché non vogliamo rischiare niente quindi sono quattro, tutti e quattro possono fare la partita»
Facchetti: «Metti dentro qualche...»
Bergamo: «Collina, tutti internazionali Giacinto, così per lo meno non c’è discussione. C’è dentro Collina, c’è dentro Paparesta, Bertini e c’è dentro Rodomonti. Sono tutti internazionali e abbiamo evitato che ci fossero anche troppi giovani, per esempio anche se Trefoloni sta facendo bene però preferisco lasciarlo al girone di ritorno e poi non abbiamo altro, sinceramente perché dopo questi quattro... Messina non mi dà più garanzie su una partita così dura...».
Facchetti: «Perché non sta...?»
Bergamo: «Non è che non va bene. Ogni volta che lo proviamo nelle partite grosse, anche l’altr’anno lo provai in Milan-Roma, l’ha fatta male. È un po’ scarico perché a livello professionale è ormai messo da parte quindi ora ci devo parlare, deve trovare più forza, più determinazione».
Facchetti: «Ma lui non è nella first class».
Bergamo: «Sì, ma c’è momentaneamente il posto suo lo prende Rosetti perché ha delle aspettative, è giovane sta facendo bene quindi...»
Facchetti: «Con Bertini abbiamo avuto qualche problemino anche l’anno scorso là a Torino e anche in qualche altra partita abbiamo avuto qualche problema con Bertini».
Bergamo: «Ma se mai sfortunatamente fosse così ci parlo anzi semmai... Che devo dire?».
Facchetti: «Volevo dirtelo»
Bergamo: «Hai fatto bene».
Facchetti: «Qualche problema l’abbiamo avuto proprio in Juve-Inter»
Bergamo: «Io mi ricordavo a Perugia».
Facchetti: «A Perugia clamoroso e a Torino con la Juve l’anno scorso anche là».
Bergamo: «Cosa c’è stato?».
Facchetti: «C’è stato il gol loro che era fuorigioco perché il portiere era fuori e non ha visto che c’era solo un giocatore dietro».
Bergamo: «Ma quello è l’assistente, Giacinto, l’arbitro è difficile che dà il fuorigioco se sbaglia l’assistente sei morto, purtroppo».
Facchetti: «E poi abbiamo avuto un certo tipo di persone... So che erano arrabbiati tutti i giocatori, Moratti anche lui. Anche quest’anno abbiamo avuto... non erano molto contenti... Sono arbitraggi...».
Bergamo: «Aspetta soltanto un attimo perché mi metti una curiosità, dunque avete fatto Inter-Palermo 1-1. Con lui?»
Facchetti: «Con Bertini».
Bergamo: «Ma Roma-Inter per esempio avete fatto 3-3 ma lì vincevate 3-1 poi si è addormentata la difesa perché la partita l’ha fatta bene la Roma».
Facchetti: «Sì, non mi ricordo. Io so solo, ho in mente Perugia e l’anno scorso a Torino».
Bergamo: «Perugia l’altr’anno sì. Ma fu un errore talmente clamoroso perché ci fu il fallo di mano. Ma lui era quindi... me lo ricordo quelli sì. Ma insomma, stiamo a vedere».
Facchetti: «Va bene».
Bergamo: «Insomma dai stiamo a vedere, semmai ci parlo».
Facchetti: «Bene ciao».
Bergamo: «In bocca al lupo».
Facchetti: «Ciao».

C’è anche un’altra telefonata tra Bergamo e Facchetti destinata a fare polemica, preannunciata nel corso di una trasmissione tv su un circuito privato, da Nicola Penta, consulente sportivo di Luciano Moggi. Risale al 23 dicembre 2004.

Facchetti: «Se tu chiami Moratti… son stato là anche ieri da lui... abbiam parlato»
Bergamo: «Io non ho più il suo numero, se tu me lo dai... infatti ricordi... ne avevamo parlato»
Facchetti: «Si dài, perché voleva... se passi di qui un giorno»
Bergamo: «Ma dov'è a Forte?»
Facchetti: «In ufficio, no no a Milano se ti capita di venire giù perché aveva là un regalino da darti»
Bergamo: «Volevo sentirlo anche così anzi avevo piacere anche di incontrarlo, di incontrarvi, insomma per fare così qualche riflessione insieme».
Facchetti: «E va bene».
Bergamo: «È una situazione che vorrei proprio anch'io aiutarvi a radrizzare... perché insomma la squadra non merita la posizione che ha».
Facchetti: «Sono stati dodici pareggi incredibili».

Ecco invece la trascrizione della telefonata fra Giacinto Facchetti e Gennaro Mazzei (designatore degli assistenti) alla vigilia di Inter-Juventus del 28 novembre 2004.

Mazzei: «Sono in macchina che vado a Coverciano».
Facchetti: «Sceglili bene per domenica sera eh...».
Mazzei: «Il numero 1 e il numero 2, da quello che penso, Ivaldi e Pisacreta».
Facchetti: «Ivaldi e Pisacreta?».
Mazzei: «Eh, sono il numero 1 e il numero 2».
Facchetti: «Sì certo, e il numero 1 degli arbitri...».
Mazzei: «Eh sì, speriamo che ci caschi con questo sorteggio del cavolo, che ci caschi il numero 1».
Facchetti: «No lì non devono fare i sorteggi, ci devono».
Mazzei: «Come si fa Giacinto, purtroppo ci vuole fortuna». Facchetti: «Ma dai...».
Mazzei: «Ti dico la verità, qui un sorteggio lo fa un giornalista, devono studiare una griglia e le possibilità sono più alte».
Mazzei: «L’unica cosa è che devono studiare una griglia dove le possibilità sono più alte per lui..»
Facchetti: «Ma se mettono De Santis che ha già fatto la Juve domenica e non può, mettono Rosetti che è di Torino.

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