Calciopoli, Giacinto al telefono: "Bergamo, ho un regalo per te"
14 Aprile 2010 - 12:25L'allora presidente dell'Inter telefona a Bergamo. La difesa: "Tutti chiamavano i designatori". Il tribunale accetta 75 telefonate recuperate. Insorge Facchetti jr: "Falso vergognoso". Le intercettazioni che inguaiano tutto il calcio di Mario Celi
Ecco la «madre di tutte le intercettazioni». Secondo Paolo Trofino, legale di Moggi, questa telefonata che risale al 26 novembre 2004 è la dimostrazione che non solo l’ex direttore generale della Juventus, ma anche altri - nel caso specifico l’allora presidente dell’Inter, Giacinto Facchetti - parlavano di griglie con i designatori.
Paolo Bergamo: «Giacinto».
Giacinto Facchetti: «Paolo, buongiorno»
Bergamo: «Buongiorno come stai?»
Facchetti: «Bene e tu?»
Bergamo: «Ti sento volentieri... Troviamo ancora queste difficoltà...»
Facchetti: «Senti, per domenica allora?»
Bergamo: «Senti per domenica noi facciamo un gruppo di internazionali perché non vogliamo rischiare niente quindi sono quattro, tutti e quattro possono fare la partita»
Facchetti: «Metti dentro qualche...»
Bergamo: «Collina, tutti internazionali Giacinto, così per lo meno non c’è discussione. C’è dentro Collina, c’è dentro Paparesta, Bertini e c’è dentro Rodomonti. Sono tutti internazionali e abbiamo evitato che ci fossero anche troppi giovani, per esempio anche se Trefoloni sta facendo bene però preferisco lasciarlo al girone di ritorno e poi non abbiamo altro, sinceramente perché dopo questi quattro... Messina non mi dà più garanzie su una partita così dura...».
Facchetti: «Perché non sta...?»
Bergamo: «Non è che non va bene. Ogni volta che lo proviamo nelle partite grosse, anche l’altr’anno lo provai in Milan-Roma, l’ha fatta male. È un po’ scarico perché a livello professionale è ormai messo da parte quindi ora ci devo parlare, deve trovare più forza, più determinazione».
Facchetti: «Ma lui non è nella first class».
Bergamo: «Sì, ma c’è momentaneamente il posto suo lo prende Rosetti perché ha delle aspettative, è giovane sta facendo bene quindi...»
Facchetti: «Con Bertini abbiamo avuto qualche problemino anche l’anno scorso là a Torino e anche in qualche altra partita abbiamo avuto qualche problema con Bertini».
Bergamo: «Ma se mai sfortunatamente fosse così ci parlo anzi semmai... Che devo dire?».
Facchetti: «Volevo dirtelo»
Bergamo: «Hai fatto bene».
Facchetti: «Qualche problema l’abbiamo avuto proprio in Juve-Inter»
Bergamo: «Io mi ricordavo a Perugia».
Facchetti: «A Perugia clamoroso e a Torino con la Juve l’anno scorso anche là».
Bergamo: «Cosa c’è stato?».
Facchetti: «C’è stato il gol loro che era fuorigioco perché il portiere era fuori e non ha visto che c’era solo un giocatore dietro».
Bergamo: «Ma quello è l’assistente, Giacinto, l’arbitro è difficile che dà il fuorigioco se sbaglia l’assistente sei morto, purtroppo».
Facchetti: «E poi abbiamo avuto un certo tipo di persone... So che erano arrabbiati tutti i giocatori, Moratti anche lui. Anche quest’anno abbiamo avuto... non erano molto contenti... Sono arbitraggi...».
Bergamo: «Aspetta soltanto un attimo perché mi metti una curiosità, dunque avete fatto Inter-Palermo 1-1. Con lui?»
Facchetti: «Con Bertini».
Bergamo: «Ma Roma-Inter per esempio avete fatto 3-3 ma lì vincevate 3-1 poi si è addormentata la difesa perché la partita l’ha fatta bene la Roma».
Facchetti: «Sì, non mi ricordo. Io so solo, ho in mente Perugia e l’anno scorso a Torino».
Bergamo: «Perugia l’altr’anno sì. Ma fu un errore talmente clamoroso perché ci fu il fallo di mano. Ma lui era quindi... me lo ricordo quelli sì. Ma insomma, stiamo a vedere».
Facchetti: «Va bene».
Bergamo: «Insomma dai stiamo a vedere, semmai ci parlo».
Facchetti: «Bene ciao».
Bergamo: «In bocca al lupo».
Facchetti: «Ciao».
C’è anche un’altra telefonata tra Bergamo e Facchetti destinata a fare polemica, preannunciata nel corso di una trasmissione tv su un circuito privato, da Nicola Penta, consulente sportivo di Luciano Moggi. Risale al 23 dicembre 2004.
Facchetti: «Se tu chiami Moratti… son stato là anche ieri da lui... abbiam parlato»
Bergamo: «Io non ho più il suo numero, se tu me lo dai... infatti ricordi... ne avevamo parlato»
Facchetti: «Si dài, perché voleva... se passi di qui un giorno»
Bergamo: «Ma dov'è a Forte?»
Facchetti: «In ufficio, no no a Milano se ti capita di venire giù perché aveva là un regalino da darti»
Bergamo: «Volevo sentirlo anche così anzi avevo piacere anche di incontrarlo, di incontrarvi, insomma per fare così qualche riflessione insieme».
Facchetti: «E va bene».
Bergamo: «È una situazione che vorrei proprio anch'io aiutarvi a radrizzare... perché insomma la squadra non merita la posizione che ha».
Facchetti: «Sono stati dodici pareggi incredibili».
Ecco invece la trascrizione della telefonata fra Giacinto Facchetti e Gennaro Mazzei (designatore degli assistenti) alla vigilia di Inter-Juventus del 28 novembre 2004.
Mazzei: «Sono in macchina che vado a Coverciano».
Facchetti: «Sceglili bene per domenica sera eh...».
Mazzei: «Il numero 1 e il numero 2, da quello che penso, Ivaldi e Pisacreta».
Facchetti: «Ivaldi e Pisacreta?».
Mazzei: «Eh, sono il numero 1 e il numero 2».
Facchetti: «Sì certo, e il numero 1 degli arbitri...».
Mazzei: «Eh sì, speriamo che ci caschi con questo sorteggio del cavolo, che ci caschi il numero 1».
Facchetti: «No lì non devono fare i sorteggi, ci devono».
Mazzei: «Come si fa Giacinto, purtroppo ci vuole fortuna».
Facchetti: «Ma dai...».
Mazzei: «Ti dico la verità, qui un sorteggio lo fa un giornalista, devono studiare una griglia e le possibilità sono più alte».
Mazzei: «L’unica cosa è che devono studiare una griglia dove le possibilità sono più alte per lui..»
Facchetti: «Ma se mettono De Santis che ha già fatto la Juve domenica e non può, mettono Rosetti che è di Torino.
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