Calcioscommesse, Iacovelli scarcerato con obbligo firma

Il portantino coinvolto nelle partite truccate del Bari è di nuovo in libertà. Ieri l'interrogatorio, durato quattro ore

Angelo Iacovelli torna in libertà. Il portantino legato allo scandalo calcioscommesse è stato liberato su decisione del gip di Cremona Guidi Salvini, che ha premiato la sua collaborazione nell'interrogatorio di ieri. Il giudice ha ritenuto Iacovelli "un soggetto minore", mettendo in difficoltà Andrea Masiello, ex terzino del Bari, finora l'unico a pentirsi di fronte ai magistrati.

Secodo Salvini "le dichiarazioni di Iacovelli" hanno però fornito "un quadro più chiaro della versione "reticente e giustificatoria fornita da Masiello e da altri giocatori", che hanno dirottato su Iacovelli, personaggio secondario, l'attenzione.

"Una consistente parte della squadra del Bari", ha aggiunto Salvini, aveva "sistematici rapporti" col gruppo di zingaro legato a Amir Gegic e anche se "appare decisamente plausibile" che Iacovelli "non sia stato promotore delle attività di manipolazione", resta la possibilità che sia stato utilizzato "per mettere in contatto telefonico, a seguito delle iniziative prima di Bellavista poi di Carobbio, gli Zingari con i calciatori del Bari e poi accompagnando gli uomini di Gecic agli incontri con i calciatori presso l'albergo di Bari ove si trovavano e tenendo poi in custodia parte delle somme ricevute dai giocatori". 

Nella giornata di ieri Iacovelli era stato sentito per quattro ore. Aveva rivelato tutta la storia del Bari dello scorso anno, delle infiltrazioni degli scommettitori nello spogliatoi e di possibili legami anche con la criminalità, escludendo però ogni suo collegamento con gli uomini dei Parisi. Da quanto emerso dalle sue dichiarazioni a comandare le operazioni sarebbero stati i giocatori. Primo tra tutti, Andrea Masiello. Le partite "vendute" sarebbero state molte più di quelle indicate. Tra di esse Bologna-Bari, 0-4, ma anche il derby con il Lecce.

I particolari rivelati da Iacovelli riguardano anche Milan-Bari, che non sarebbe stata truccata, Bari-Chievo, che secondo Iacovelli sarebbe invece stata taroccata. Per quanto riguarda Palermo-Bari il racconto del portantino coincide con quello del difensore tranne due particolari: Padelli, il portiere, non c'entra con la vicenda. 

Iacovelli

ha raccontato anche gli Zingari non sarebbero stati gli unici referenti delle scommesse. Il dubbio verrebbe da una telefonata ricevuta dopo la gara con il Palermo, finita con un risultato differente da quello concordato.

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