Oltre 70 controlli, accompagnati da otto sanzioni. Questo il resoconto della seconda giornata di lavoro della task-force regionale su impianti di riscaldamento fuori norma e temperature off-limits negli stabili pubblici e privati della Lombardia allo scopo di contenere linquinamento dellaria.
Oltre a Milano, gli agenti di polizia giudiziaria dellArpa hanno effettuato controlli pure a Como, Monza, Sesto San Giovanni e Varese. Nel capoluogo è stato individuato un altro impianto che utilizzava olio combustibile vietato da unordinanza regionale già da un paio danni e temperature superiori ai 22 gradi in due importanti istituti bancari (BNL e BPI).
Controlli sono stati effettuati pure allinterno degli uffici del Pirellone (così come il giorno prima era capitato per quelli di Palazzo Marino), ma gli agenti non hanno riscontrato nessuna irregolarità (a differenza di 4 uffici comunali).
Caloriferi troppo caldi sono stati trovati invece in una banca comasca (su 20 controlli totali), in un negozio brianzolo (su 12 controlli effettuati a Monza), in una banca e in un ristorante di Sesto (su 15 controlli), in una banca del varesotto (su 12 edifici controllati).
«I controlli proseguono - ha detto il governatore Roberto Formigoni - e stiamo realizzando accordi anche con altri comuni e province per estendere le verifiche a tutta la Regione». Secondo Formigoni «è giusto che chi viola la legge sia sanzionato: sono state trovate infatti persone e società che utilizzavano olio pesante per il riscaldamento e dunque erano fuori legge».
Sullemergenza-smog, Formigoni ha voluto puntualizzare che «la situazione sta migliorando notevolmente: secondo le centraline di Milano il pm10 è passato dai 115 microgrammi di ieri ai 58 odierni».
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