Caldoro affida il Bilancio a un generale della Finanza

Un ingegnere a occuparsi di Lavori pubblici, un rettore a seguire i problemi dell’ università, un’insegnante, unica donna in giunta, all’Istruzione. E soprattutto, un generale della Guardia di finanza a vigilare sul Bilancio, per combattere sprechi e anomalie.
È una squadra all’insegna di tecnici ed esperti quella che Stefano Caldoro (Pdl), ultimo tra i governatori eletti a marzo, ha appena varato in Campania. Un chiaro segnale di discontinuità rispetto all’era Bassolino. Particolarmente qualificante la scelta di affidare a un alto ufficiale delle Fiamme gialle le casse della Regione. Il generale Gaetano Giancane, una grande esperienza maturata sul campo, ha 63 anni ed è originario di Melendugno (Lecce). Il suo nome sarebbe stato suggerito direttamente dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Attualmente è il comandante regionale del corpo in Calabria.
Una scelta netta, quella di Caldoro. Eppure le polemiche non mancano. Il motivo? La vicepresidenza della giunta con la delega al Turismo affidate a Giuseppe De Mita (Udc), nipote del più noto Ciriaco, ma anche politico di lungo corso in Campania. «Rispettati i tempi, le competenze e la qualità della squadra», afferma il governatore. Plaude il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto: «La giunta Caldoro rappresenta una novità per la Campania». E invece Pd e Idv criticano, per la presenza di un De Mita in squadra.

Critico anche il finiano Italo Bocchino, che nonostante un generale della Gdf assessore, stigmatizza «l’assenza di segnali per fare del Pdl campano il partito della legalità». Polemica nella polemica, quella con la parlamentare Pdl Nunzia De Girolamo, che ritiene penalizzato il Sannio e minaccia un referendum per staccarlo dalla Campania.