da Milano
Un diritto di prelazione su cinque immobili di Roma, il potere di veto su alcune materie e il diritto di nominare due quinti del comitato consultivo del fondo. Lo prevede a favore della Ugi di Francesco Gaetano Caltagirone laccordo di investimento siglato con Whitehall-Goldman Sachs, nel caso di successo dellOpa sul fondo Berenice, come emerge dal prospetto consultato da Radiocor. Non è esclusa la sostituzione dellattuale sgr (Pirelli re). «Le basi si adopereranno perché venga riconosciuta dalla sgr del fondo a Ugi un diritto di prima offerta in relazione» a cinque cespiti, che complessivamente rappresentano il 27% del valore dei canoni percepiti dal fondo, si legge nel prospetto dellofferta su Berenice lanciata dal tandem Goldman Sachs-Caltagirone, che sta sfidando lofferta di Morgan Stanley-Pirelli Re. Gli immobili in questione sono un palazzo in via Bissolati a Roma, con una superficie lorda di 12mila metri quadrati e un valore di mercato di 57,8 milioni; di due immobili locati a Telecom Italia, uno in corso Italia (14.500 mq, valore di mercato di 63,4 milioni) e laltro in via Tevere (6.500 mq, valore 30,5 milioni) e di due immobili affittati alla pubblica amministrazione, rispettivamente in via Tomacelli (7.400 mq, 41 milioni) e in via Sicilia (6.800 mq, 38,7 milioni). In caso di successo dellOpa, inoltre, le due parti hanno una reciproca opzione put e call sul 30% delle quote Berenice detenute a conclusione dellofferta. Successivamente allesercizio del put e call, le due parti si sono impegnate a sottoscrivere «un accordo tra quotisti» che prevede che Ugi nelle assemblee dei partecipanti del fondo voti secondo le istruzioni di Whitehall, abbia diritto a nominare due quinti del comitato consultivo (la maggioranza sarà espressa da Whitehall).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.