Cambiare istituto, rischio in agguato

MilanoItaliani, occhio alle fregature sui mutui. Anzi sulle cosiddette «surroghe». Alcune banche straniere, nei mesi scorsi, hanno presentato delle offerte «aggressive» per convincere le famiglie italiane a trasferire il mutuo, con la promessa di tassi d'interesse stracciati: uno spread, ovvero una differenza tra Euribor a tre mesi (il tasso chiave per i prestiti interbancari, ieri sceso al 3,42%) e il costo del denaro per il cliente tra 0,45% e 0,60%. Circa la metà rispetto alle offerte delle principali banche italiane. Alcuni istituti avevano anche posto una condizione necessaria: anticipare il costo della perizia (circa 250 euro) e «compartecipare» alle spese notarili oltre i 500 euro. A conti fatti, con un impegno di circa 500 euro (metà dei quali «restituiti» con la prima rata) si potevano ottenere rate più leggere anche di 170 euro al mese. Anche se le due condizioni erano in contrasto con il decreto Bersani (legge 40/2007) che aveva innescato il meccanismo della portabilità del mutuo, a patto che fosse «a costo zero» per il cliente. Ma tant’è. L’offerta vantaggiosa viene comunicata alla propria banca, che dice: «Posso offrirti anch’io lo stesso spread». Risposta ovvia del cliente: troppo tardi.
Col passare dei mesi, però, forse complice un numero di adesioni superiore al previsto, la raccomandata dalla «nuova» banca a quella «vecchia» per dare il via alla surroga non parte. L’appuntamento con il notaio salta ripetutamente. E alla fine qualche cliente si sente dire: mi spiace, le condizioni di mercato sono cambiate. Non se ne fa più niente. E l’anticipo sulla perizia? Soldi sprecati. Insomma, si è costretti a «tornare» dalla propria banca a rinegoziare nuovamente il mutuo. E la risposta è la stessa: spiacente, troppo tardi. Danno da 250 euro e beffa.
Qualcuno ha presentato un esposto all’Abi. Sul sito di MutuiOnline, la società di intermediazione quotata in Borsa e specializzata nei prestiti per l’acquisto della casa, l’offerta di un istituto è stata temporaneamente oscurata.
«Abbiamo notato uno spostamento delle chiusure di pratica - spiega Roberto Anedda di MutuiOnline - per Ing e Barclays. Riguardo Ing non ci è stata segnalata alcuna problematica, anzi ha sempre comunicato offerte a scadenza legate alle condizioni di mercato. Oggi, ad esempio, le offerte sono valide fino a febbraio. Diverso il discorso per Barclays - dice Anedda - per la quale possiamo ipotizzare che la problematica sia soprattutto legata a offerte particolari in certi periodi per alcune zone della Lombardia. Per quanto ci riguarda il problema riguarda circa l’1% dei clienti. È bene segnalare che a volte, anche se la chiusura del mutuo è arrivata in data successiva rispetto alla scadenza dell’offerta, sono state comunque applicate le migliori condizioni, quelle evidenziate dall’offerta. Abbiamo rilevato un allungamento dei tempi da parte di Barclays nel chiudere pratiche di mutui, forse dovuti a maggiori carichi di lavoro, e al momento l’offerta di Barclays non è presente, ma solo temporaneamente».
Il problema è che il meccanismo delle surroghe è ancora laborioso e particolarmente costoso per le banche. Spesso passa del tempo, troppo. Fino a ottobre l’Euribor è aumentato, e tante banche hanno cambiato spread repentinamente. E rispetto al numero di richieste di surroghe nella realtà le reali adesioni sono state inferiori alle attese. Oggi il costo del denaro nell’area euro è sceso di 0,75 punti, e questo non può che favorire i clienti.

E per quanto riguarda la perizia che cosa può succedere? Secondo gli esperti, chi ha deciso di far anticipare il costo della perizia si è preso un bel rischio. Perché, spiegano, la non finanziabilità del mutuo potrebbe scattare solo se ci fossero delle differenze enormi tra valore del mutuo e valore dell’immobile.
felice.manti@ilgiornale.it

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