Torino Al termine di una giornata lunghissima, Urbano Cairo ha deciso di mandare in scena il settimo cambio di allenatore in tre anni di serie A: via Walter Novellino (per la seconda volta in meno di un anno), Toro affidato a Giancarlo Camolese. Un altro cuore granata, cresciuto anche lui al Filadelfia (che non c'è più) come il suo predecessore. Lo attende un'impresa disperata: vero infatti che il Toro, attualmente terz'ultimo, dista solo due punti dal Bologna, ma è anche vero che lo aspetta un calendario terribile (quattro partite in casa contro Catania, Siena, Bologna e Genoa, cinque in trasferta contro Palermo, Milan, Fiorentina, Napoli e Roma) e che l'ambiente è sotto choc. Per il 48enne Giancarlo Camolese si tratta della seconda volta sulla panchina del Toro, dopo che proprio in granata aveva iniziato la sua carriera da calciatore raccogliendo quattro presenze in Coppa Italia a fine anni '70. Sotto la Mole arriva in pratica la prima vera esperienza in panchina quando, con la società pilotata dalla coppia Cimminelli-Romero, subentrò a Gigi Simoni nel 2000-01. Erano i tempi della serie B ma, alla fine di una cavalcata trionfale iniziata con la squadra quart'ultima in classifica, venne festeggiata la promozione. Pareva filasse tutto liscio, con tanto di qualificazione all'Intertoto l'anno successivo. L'incantesimo si ruppe invece nell'ottobre 2002, con un esonero cui seguì comunque la retrocessione. Poi, per «Camola», le panchine di Reggina, Vicenza e Livorno: con la società toscana sarebbe stato sotto contratto fino a giugno, ma il presidente Spinelli ha infine concesso il via libera.
Oggi la presentazione alla stampa: con Camolese - che ha firmato fino al termine della stagione - resteranno nello staff tecnico l'allenatore dei portieri Rino Gandini e il preparatore atletico Paolo Artico, graditi alla vecchia guardia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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