«I lav Milan». Lo slogan è una via di mezzo tra linglese e il milanese, mette insieme lidea di lavare i muri dai graffiti e amare la città, due concetti che vanno a braccetto. E la teoria si traduce nella pratica domani dalle 10 e trenta in avanti nella giornata dedicata alla pulizia delle facciate di 288 palazzi milanesi. Questa volta «offre» il Comune, perché i condomini non sborseranno un euro per il servizio dellAmsa, ma i cittadini - oltre che a rivolgersi agli stand per conoscere le convenzioni che permettono di tenere puliti i muri dei propri palazzi - sono invitati a imbracciare le ramazze e dare una mano a sgombrare le strade da cartacce e rifiuti. Oltre a scope e gadget, ai partecipanti saranno distribuiti anche dei grembiuli, «simbolo dellamore per la casa, e dato che Milano è la casa di tutti i cittadini, chiediamo che contribuiscano a tenerla pulita», è lappello del sindaco Letizia Moratti. Che insieme ad assessore e consiglieri, domani darà il buon esempio nei nove punti di ritrovo allestiti per «I lav Milan» (via Airolo, Crocefisso, Forze Armate, Gratosoglio, Padova, Poliziano, Porta Genova, viale Umbria e viale Regina Giovanna). Hanno già aderito molti commercianti, rappresentanti del terzo settore, scuole, associazioni sportive e anche tifosi di Milan e Inter. Saranno 232 i mezzi e 600 gli addetti Amsa impegnati a cancellare i graffiti da 288 palazzi, circa 32.500 metri quadrati di superficie. Ma limpegno non si ferma una volta spenti i riflettori. La Moratti anticipa che oggi la giunta darà mandato allazienda comunale di reinvestire 6 milioni di euro di utili per pulire 6mila edifici entro fine anno.
La pulizia dei muri, puntualizza la Moratti, «è unesigenza che in campagna elettorale ho raccolto in tutte le zone, e nella scelta delle strade da pulire ne abbiamo tenuto conto». Limpegno coinvolge anche le scuole, «con iniziative di sensibilizzazione, perché la pulizia della città deve essere un elemento di educazione civica». Una lezione complicata dalle parole dellassessore alla Cultura Vittorio Sgarbi, che dopo aver paragonato i muri del Leoncavallo alla Cappella Sistina, ieri ha invitato i writer a «migliorare» anche «i muri grigi del teatro degli Arcimboldi». Il sindaco precisa che «bisogna distinguere tra forme darte e muri imbrattati, larte di strada fa parte della cultura della nostra città ed è giusto che abbia propri spazi, ci stiamo impegnando a moltiplicarli. In Triennale cè una splendida mostra di Basquiat, un artista che era considerato un graffitaro». Ma, puntualizza, «distinguiamo larte di strada che deve essere valorizzata da chi semplicemente sporca i muri».
Alliniziativa di domani aderisce anche Legambiente, reduce dallanaloga «Puliamo il mondo» dello scorso weekend. Ma lalleanza tra ambientalisti e Comune sarà rinsaldata il prossimo anno da una mega-iniziativa nella stessa giornata.
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