Campi rom, Albertini attacca Penati

Campi rom, Albertini attacca Penati

L’arresto dei cinque romeni irregolari accusati dello stupro di via Ripamonti riaccende lo scontro tra il Comune e Palazzo Isimbardi. Il sindaco Gabriele Albertini ringrazia prefetto, questore e uomini della Squadra mobile, ma attacca i dirimpettai. «La Provincia - le sue parole - in questi ultimi mesi ha dimostrato di essere molto interessata alla gestione della cultura di Milano. È auspicabile che cominci a dimostrare altrettanta attenzione e sensibilità ai temi della sicurezza nell’area metropolitana: faccia anch’essa la sua parte e indichi proposte». Gli stupratori sono clandestini, l’accusa del sindaco, che «hanno trovato ospitalità nei campi rom variamente diffusi sul suolo cittadino». Immediata la risposta.

«È necessario - ribatte l’assessore alla Sicurezza della Provincia Alberto Grancini - sedersi a un tavolo per trovare con tutti i Comuni della provincia, compreso quello di Milano, zone dove collocare campi più piccoli di quelli attuali e dotati di servizi che consentano l’integrazione dei rom». Ieri, intanto, una giornalista di Telepadania e l’operatore sono stati aggrediti e insultati nel campo nomadi di via Triboniano.

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