In Campidoglio premiate le osterie dell’eccellenza

È l’altra faccia della ristorazione di qualità. Quella rilassata ed economica, che sposa «socialità, identità e convivialità», come spiega Carlo Petrini nella prefazione della guida «Osterie d’Italia. Sussidiario del mangiarbere all’italiana» di Slow Food, presentata ieri in Campidoglio. Una scelta che riempie di orgoglio il padrone di casa Pietro Di Paolo, delegato del Comune alle Politiche Agricole: «È un riconoscimento alla fondamentale opera che Slow food ha svolto negli anni: la difesa dell’identità territoriale, la valorizzazione delle eccellenze, la capacità di comunicare tradizione e qualità». «Osterie d’Italia è fondamentalmente un manuale di sopravvivenza da usare per non farvi fregare e avere una qualità eccezionale - spiega invece il sindaco Gianni Alemanno -. Insomma, trattorie e osterie rappresentano un forte radicamento sul territorio e garantiscono un’ottima qualità a prezzi accessibili. Sono dunque un patrimonio che dobbiamo difendere perché sono il vero cuore del made in Italy agroalimentare». Alemanno ha anche ricordato che quando era ministro dell’Agricoltura «e a Roma venivano autorità, non mi chiedevano di essere portati al ristorante ma nelle osterie».
In Campidoglio sono stati premiati i locali insigniti delle chiocciole, il simbolo dell’eccellenza del volume curato da Paola Gho (nuovo formato tascabile, 912 pagine, 20 euro) che - giunto alla sua ventesima edizione - vanta ormai numeri importanti: 1696 locali «non omologati» raccontati in tutta Italia, dei quali 145 nuovi.
Regione leader è il Piemonte, con 26 indirizzi «chiocciolati», ma il Lazio se la cava bene: è al sesto posto con 14 locali di eccellenza: due in provincia di Frosinone (Osteria del tempo perso a Casalvieri e Taverna Colonna di Paliano), otto in provincia di Roma (Il Bersagliere di Colonna, Zarazà di Frascati, L’Oste della bon’ora e La Briciola di Adriana di Grottaferrata, Taverna Mari di Marino, Il Quinto Quarto, Palatium e Trattoria Monti a Roma), e quattro in provinci a di Latina (Sirio a Formia, Hostaria della Piazzetta a Monte San Biagio, Antica Osteria Fanti a Priverno e Saint Patrick a Terracina). Nessun «premio» per le province di Viterbo e Rieti.

Tredici invece le nuove segnalazioni rispetto all’edizione 2009 nella nostra regione: Il Grecale a Anzio, La locanda del principe ad Artena, Vino e camino a Bracciano, Da una cantina a Frascati, La scuderia a Genzano di Roma, Dar Moschino, Primo sale e Tanto pe’ magnà a Roma, Osteria la Cantinella a Trevignano Romano (tutti in provincia di Roma, Tito a Rieti e Hosteria oste... mio a Poggio Mirteto (Rieti), A casa di Assunta a Ponza (Latina) e Tredici gradi a Viterbo.

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