Cancellazioni e voli dirottati: persi duemila bagagli al giorno

Claudio De Carli

Siamo a circa 2mila bagagli giornalieri in giacenza fra Linate e Malpensa su 90mila che transitano tutti i giorni. Una situazione anomala rispetto agli altri periodi estivi anche e soprattutto per i nuovi allarmi terroristici che hanno coinvolto l’Europa e l’Inghilterra in particolare. Una situazione molto peculiare in un’estate difficile per tre motivi su tutti: alla concentrazione del traffico tipico di questo periodo si sono unite una serie di misure di sicurezza molto rigide, e in aggiunta le avverse condizioni atmosferiche. Sarebbe molto più semplice ricordare come l’atmosfera degli aeroporti londinesi, Heathrow in particolare con 20mila bagagli fra dispersi e in giacenza, abbia creato una situazione a cascata su tutti i principali hub europei.
I rigidi controlli ai gate, ai varchi e agli archetti, ha allungato i tempi di imbarco e anche di consegna o ritiro dei bagagli. Le immagini televisive dei passeggeri che attraversano i controlli con i sacchetti di plastica forniti dalle compagnie aeree, hanno fatto il giro del mondo. Dentro c’è lo stretto necessario, carta d’imbarco, passaporto, qualche euro in banconote, nessun altro bagaglio a mano: le cappelliere a bordo degli aerei che decollano dagli scali inglesi sono praticamente deserte. Tutto nelle valigie che ora vengono ancora più monitorate nel loro tragitto aeroportuale in quanto qualsiasi oggetto, dal portatile ai gioielli, ora è nel bagaglio consegnato e che peraltro viaggerà a parte.
Non è tutto. Le autorità aeroportuali inglesi hanno chiesto al resto degli scali europei di adeguarsi a queste nuove misure di sicurezza a cui loro si attengono, tutto evidentemente nell’ambito di un nuovo modo di viaggiare al quale dovremo abituarci. E c’è dell’altro: l’ente aeroportuale inglese ha chiesto alle principali compagnie aeree di ridurre di circa il venti per cento le loro destinazioni.
Questo significa che ci sono bagagli che arrivano senza il titolare e viceversa, con tempi di giacenza in aeroporto che superano i normali tempi di consegna. Malpensa e Linate sono fra gli aeroporti che più subiscono questo nuovo scenario. In Italia sono aumentate le norme sulla sicurezza, c’è ancora la possibilità di portare un bagaglio a mano, ma i controlli sono aumentati, almeno quattro su ogni singolo imbarco sia per il passeggero e sia per il bagaglio con particolare attenzione alle tre rotte aeree ritenute più sensibili: Usa, Gran Bretagna e Israele.
Sea peraltro ricorda come la principale compagnia inglese, la British airways, sia ora di competenza dell’handler Ata, e non più sua dopo il recente cambio di servizi.
Ata si occupa dell’handling di tutti i bagagli della British e dei servizi a terra, sono loro il maggior numero di giacenze, senza per questo farne una colpa all’Ata, vittima della situazione. Alitalia da parte sua ha fatto sapere che non registra un aumento di bagagli disguidati in questo periodo.


Il dato dei bagagli a terra è comunque fluttuante in relazione ai tagli o ai ritardi giornalieri, duemila bagagli non sono comunque il record delle giacenza, anche per due scali come quelli milanesi, in particolare Malpensa, al primo posto fra gli hub europei per numero totale di bagagli riconsegnati al passeggero, dato fornito da Aea, l’agenzia europea, in relazione a tutto il 2005. Classifica che vede Malpensa davanti a tutti e curiosamente proprio Heathrow all’ultimo posto.

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