Una siringa gigante per mettere in fuga la morte. Per combattere il cancro ci vuole ricerca, seria, ma anche lironia può servire. Così ieri i vignettisti italiani, in occasione della Giornata per la ricerca sul cancro organizzata dallAirc, hanno sfidato la malattia a colpi di fantasia. Dieci matite celebri, da Giannelli a Krancic, fino a Marisa Acocella Marchetto (illustratrice del New Yorker) hanno donato le loro vignette, realizzate anche a partire dagli interventi durante gli «Incontri con la ricerca»: 21 appuntamenti in tutta Italia, organizzati dallAssociazione italiana per la ricerca sul cancro per coinvolgere i giovani studenti grazie alla testimonianza degli esperti.
Gli scienziati affilano le armi per affrontare quella che ieri loncologo Umberto Veronesi ha definito la corsa per riuscire a sconfiggere il 30 per cento dei tumori per i quali oggi non esiste cura efficace. «Oggi la guarigione è possibile per il 52% dei tumori, ma sappiamo che grazie alla diagnosi precoce si potrà raggiungere il 70%», ha detto Veronesi.
La lotta al cancro non può fermarsi: sono 300mila i nuovi casi di tumore in Italia ogni anno e 1,6 milioni gli italiani colpiti dalla malattia. Gli esperti sottolineano la necessità di una migliore organizzazione, a partire dalla creazione in Italia di un registro nazionale tumori, per un monitoraggio costante e aggiornato della diffusione della malattia nel nostro paese.
Nella giornata per la ricerca sul cancro il messaggio è quello della speranza, confortata anche dalla generosità degli italiani. Oggi si conclude la maratona di raccolta fondi organizzata dalla Rai per sostenere gli obiettivi scientifici dellAirc. Donare è fondamentale: i risultati ottenuti dai ricercatori sostenuti dallAirc - ha spiegato il presidente dellassociazione Piero Sierra - sono stati possibili «prima di tutto grazie al supporto della gente, milioni di persone che ci garantiscono continuità nel sostegno, essenziale garanzia per non interrompere i progetti, quasi sempre pluriennali».
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