Chi prenderà il posto di Piergianni Prosperini? L’assessore regionale allo Sport, proveniente dalle file di An, è stato arrestato con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta. Era il 17 dicembre e da allora Prosperini è in carcere. Ricandidarlo? «Mi sembra difficile» dice Massimo Corsaro, vice coordinatore regionale del Pdl. A meno di un rapido colpo di scena giudiziario, che lo restituisca intonso agli elettori. Anche Romano La Russa, coordinatore provinciale del partito, è piuttosto dubbioso: «È molto difficile decidere. Lui ritiene di potersi candidare perché è convintissimo della sua innocenza e così anche noi. Tutti ci auguriamo di averlo in lista, ma se permane la condizione di detenzione, non so quanto ciò possa essere praticabile».
La situazione della ex An non è facile. Prosperini era un acchiappa voti, soprattutto nell’area di elettorato più contigua alla Lega, di cui non a caso è un ex esponente politico. Le sparate contro gli extracomunitari, del tipo Camel barcheta e te turnet a cà, video diventato famosissimo su you tube, erano quasi la sua caratteristica distintiva. Gli eredi di Alleanza nazionale hanno perso anche un altro esponente storico, Silvia Ferretto Clementi, uscita dal partito per dissidi con Romano La Russa e adesso approdata nell’Udc di Pierferdinando Casini. Sono due, quindi, i “posti” che la ex An si trova a dover rimpiazzare.
«È possibile che scenderanno in campo qualcuno tra i consiglieri comunali o i parlamentari» spiega Romano La Russa. Ma trovare il candidato giusto è più difficile di quanto possa sembrare. Carlo Fidanza, il nome più spendibile di palazzo Marino insieme a Marco Osnato, è stato appena eletto europarlamentare. Parlamentari come Pierfrancesco Gamba o Paola Frassinetti, oltre a non avere l’appeal elettorale di Prosperini, hanno già impegni romani. Per non parlare di Massimo Corsaro, relatore della finanziaria, o della parlamentare e coordinatore bresciana Viviana Beccalossi: entrambi hanno lasciato il Pirellone per Montecitorio alle scorse politiche.
Un’ipotesi allo studio è che a Milano gli ex di An lascino via libera a candidati che arrivano dall’area azzurra. In cambio, la richiesta sarebbe di avere tre esponenti nel listino bloccato, ovvero il gruppo di consiglieri eletti insieme al presidente della Regione e che sono certi di arrivare al Pirellone nel momento in cui vengono messi in lista. Si tratterebbe del capogruppo, il monzese Roberto Alboni, dell’assessore varesino Luca Ferrazzi e del bergamasco Pietro Macconi. La scelta degli assessori cadrebbe poi su nomi esterni, come è accaduto con Romano La Russa nell’attuale legislatura. A correre sarebbe invece Carlo Maccari, coordinatore del Pdl a Mantova.
Il vantaggio per gli esponenti di An sarebbe di non dover sfidare direttamente la Lega in aree in cui è molto forte. Liberando spazi a Milano, poi, gli uomini di La Russa potrebbero salvaguardare spazi di manovra in giunta, dove la Lega rischia di erodere spazi proprio lì.
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