«Stringerò un patto con i cittadini e redigerò una Carta dei servizi e dei diritti»: firmato Guido Bottini, candidato alla presidenza del II Municipio per il centrosinistra. È questo il primo punto del programma del candidato ulivista, che da settimane non fa che comunicarlo a tutti coloro che lo intervistano. Non ci sarebbe nulla di strano se non fosse per il fatto che la Carta dei diritti il II municipio lha già realizzata nel 2002. E martedì lennesima gaffe di Bottini di fronte alle telecamere di una emittente romana durante un faccia a faccia tra lui e la sua avversaria Daniela Chiappetti, candidata del centro destra.
Chiappetti, armata di opuscolo, in risposta allappello finale del suo avversario ha evidenziato come non solo la Carta dei servizi e dei diritti è stata redatta già nel 2002 ed è anche a disposizione di tutti i cittadini. «Questa è stata lennesima prova - ha detto la candidata della Cdl - di come il mio avversario non conosca il territorio, ma anche della poca attenzione nei confronti del lavoro fatto dalla attuale amministrazione di centrodestra del II municipio. Prima di rendere nota la sua intenzione di dar vita ad una Carta dei diritti e una Carta dei servizi, il candidato presidente del centrosinistra dovrebbe informarsi sugli interventi attuati nel secondo municipio in questi cinque anni».
Se tutti i romani hanno avuto la possibilità di vedere in tv la figuraccia di Bottini, solo chi era presente negli studi televisivi ha potuto osservare la sua smorfia quando la Chiappetti gli ha mostrato lopuscolo sbugiardandolo. «Sono andato malissimo», avrebbe detto a mezza bocca uscendo dallo studio televisivo. Un errore, quello di Bottini, dovuto non solo alla poca conoscenza del territorio ma anche alla mancata cura nello stilare il suo programma. La Carta dei servizi e dei cittadini è stata presentata dal centrosinistra come il primo provvedimento, necessario e indispensabile, per attuare un miglioramento delle condizioni del municipio. Bottini ha più volte evidenziato lesigenza di una Carta dei servizi , per attuare una forma di controllo sui contratti di servizio, anche con più partecipazione popolare.
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