Il cane detective che ritrova i gatti smarriti

Il cocker Spaniel Molly addestrato per «salvare» i suoi storici nemici

Oscar Grazioli

Tutti quelli che viaggiano con aerei e treni, hanno incrociato varie specie di cani al seguito del proprio conduttore. Sono talvolta Pastori Tedeschi o Belgi (Malinois), talvolta Beagle o Labrador, più raramente Cocker. Di solito vi ignorano completamente, a meno che non proveniate da Amsterdam e abbiate fatto i furbetti. A quel punto piantano il naso sul vostro trolley e venite subito invitati a uno spogliarello, in luogo acconcio, davanti a due uomini in divisa poco inclini al sorriso.

Sono i cani antidroga oggi accompagnati, sempre più spesso, dai cani antiterrorismo, capaci di fiutare sostanze esplosive nascoste nei recessi di anonime valige.

Ora, dobbiamo aggiungere un'altra tipologia di cane «detective». Il cane addestrato a ritrovare i gatti che si sono smarriti. Naturalmente l'impresa appare, da subito, non semplicissima, viste le relazioni «diplomatiche» che normalmente intercorrono tra cani e gatti, ma Colin Butcher, addestratore di cani poliziotti, non si è dato per vinto e ha raccontato al Guardian come ha raggiunto il suo obbiettivo.

«Con altri colleghi addestratori - narra Colin - ci siamo resi conto che molti gatti si perdono a causa della loro curiosità che li induce a perlustrare luoghi facilmente accessibili all'andata, molto meno al ritorno. Classico è il garage trovato aperto e poi chiuso dal proprietario che non pensa minimamente al fatto che un micio in vena di esplorazioni possa esservi penetrato mentre saliva sull'automobile».

Così Colin ha cominciato a pensare che il fiuto e l'udito di cani opportunamente addestrati potesse venire in aiuto per risolvere un piccolo grande problema che, soprattutto quando ci sono di mezzo bambini o anziani, può diventare un dramma.

«Io e i miei colleghi - continua Colin - avevamo più di 30 chiamate la settimana a causa di gatti smarriti».

Quello che cercava Colin era un cane agile e di piccola taglia, capace dei introdursi negli angoli stretti e nelle fessure dove si nascondono i gatti quando sono spaventati. Soprattutto aveva bisogno di un cane con un temperamento imperturbabile di fronte a un gatto.

Dopo una lunga selezione ho trovato Molly, un Cocker Spaniel di 18 mesi che i proprietari non potevano più tenere. «Avevamo già respinto 12 cani senza neanche provarli e altri tre avevano fallito l'addestramento iniziale. Eravamo un po' scoraggiati». Poi, Colin prova con Molly che si dimostra un po' ansiosa ma infallibile nella ricerca di giocattoli, come le palle da tennis. «Dovevamo gatto-testarla». Colin la porta in una fattoria dove ci sono 12 gatti liberi. Molly non fa una piega e tutta la sua attenzione è concentrata sul suo conduttore. Era il cane adatto.

Da quel momento Molly lavora con due veterinari esperti di comportamento per nove mesi, poi passa a Colin per il lavoro di ricerca che si basa sulla selezione dei profumi e sull'assoluta tranquillità, quando ritrova un gatto per non spaventarlo. Quando accade lei si sdraia, per segnalare a Colin il successo e i suo corpo è attraversato solo da un lieve fremito. A quel punto si è guadagnata il premio: del pudding nero che adora.

Dotata di tuta protettiva, pettorina fosforescente e, da poco, di appositi stivaletti per evitare ferite da chiodi e vetri, Molly ha salvato 11 gatti, uno a tre

chilometri da casa, bloccato sul tetto di un capannone.

Tutti dicevano a Colin che era un'impresa impossibile, ma è bastato far pensare a Molly che quelli non erano gatti, ma palle da tennis da scovare e non mordere. Facile no?

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