«Cannabis Ogm, 10 volte più potente»

da Milano

L’allarme arriva da più parti. Ma, sulla pericolosità della cannabis Ogm, gli esperti concordano tutti. Questo nuovo tipo di droga in commercio ha «un principio attivo di THC, tetraidrocannabinolo, che è superiore al 10%», denuncia Francesco Menichini, direttore del master in «Farmaco- tossicologia delle sostanze d’abuso» dell’università della Calabria. Per capire la gravità del dato, va considerato che «la pianta naturale raramente supera lo 0,7% come principio attivo». Insomma, un rischio più che decuplicato. E danni decisamente seri.
«Queste sostanze geneticamente modificate - spiega il professore - producono effetti collaterali che vanno dal deficit dell’attenzione, all’indebolimento delle capacità cognitive sino a vere e proprie crisi psicotiche».
Situazione peggiorata dal fatto che «quasi sempre chi consuma cannabis, oggi, è un poliassuntore». Vi si aggiungono, quindi, ecstasy, alcool e cocaina, in un cocktail micidiale.

Già una decina di giorni fa era stato lanciato l’avvertimento: la Società italiana di psichiatria aveva evidenziato che «a parità di quantità di sostanza usata, l’effetto sul cervello è più potente, in particolare su una struttura cerebrale fragile».

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