Canovacci Festival Daniele Sepe «libero innovatore» controcorrente

Paladino di una napoletanità contaminata dai suoni del Sud del mondo, Daniele Sepe è ospite questa sera (ore 21, ingresso gratuito) di «Canovacci», festival sull'integrazione e la multiculturalità, fino al 16 luglio al Parco di via Figino - Giovanni XXIII a Pero. L'eclettico polistrumentista, al solito accompagnato dal suo storico ensemble di cui fanno parte la cantante di origini svedese Auli Kokko, il chitarrista Franco Giacoia e Gigi De Rienzo al basso, è capace di navigare attraverso le svariate dimensioni della cultura musicale mondiale, compilando mappe e percorsi strabordanti di ritmi e armonie che anche i più recalcitranti finiscono per seguire (e apprezzare). Qualunque sia il vostro punto di partenza, Daniele Sepe è la via più breve per avvicinarsi al pianeta world music. La sua musica ha sempre un effetto spiazzante. Una volta gradito un assaggio del suo folk, dovete essere pronti ad apprezzare atmosfere del tutto diverse. Ad un grande calderone alla maniera di Frank Zappa, che spazia dalla musica classica al rock, dalla fusion alla musica popolare, a delinearne il profilo di «libero innovatore».

Se a questo aggiungete testi in cui traspare l'urgenza di raccontare il sociale con un linguaggio non proprio politicamente corretto, otterrete un personaggio fuori del comune (e dal coro) che nel corso di una carriera ormai ventennale ha anche accumulato una vasta discografica.

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