Pietro Balducci
da Milano
Il Senatùr ha parlato. Messaggio: riparte il processo delle riforme federaliste. Insieme alla Cdl e dentro la Costituzione. La breve intervista che Umberto Bossi ha concesso ieri al Tgnord, il telegiornale di Telepadania, rappresenta lavvio della strategia politica autunnale della Lega Nord insieme a Forza Italia. «Tra due giorni (domani ndr) incontrerò Berlusconi. Gli vado a parlare per cominciare a mettere a posto il programma della politica di questo autunno». Messaggio numero uno: lasse Bossi-Berlusconi è solido più che mai e ha intenzione di dare battaglia. Ma non solo. «La Lega Nord fa parte di una coalizione insieme alla quale arriverà al federalismo». Messaggio numero due: la Lega fa saldamente parte della Casa delle libertà e intende proseguire la strada delle riforme insieme agli altri partiti dellopposizione. Bossi, durante lintervista, interviene anche sulle parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che due giorni fa aveva detto che «il cantiere delle riforme è tuttaltro che chiuso, ma occorre il massimo della convergenza tra maggioranza e opposizione». E il Senatùr conferma: «Il cantiere delle stesse riforme non è chiuso». Come a dire che la Lega vigila attenta su quello che si muove a Roma fra il Quirinale e gli altri palazzi del potere. E poi, dopo avere indicato la strada, spiega pure con quali mezzi percorrerla. «Abbiamo dato ordine ai presidenti delle regioni Veneto e Lombardia che si applichi la Costituzione e quindi la partita è iniziata e nei primi mesi vedremo come si esce». Tradotto: si dovrà utilizzare larticolo 116 della Costituzione come grimaldello per il federalismo, quellarticolo che permette «forme e condizioni particolari di autonomia» a quelle Regioni che ne facciano richiesta. E a iniziare la partita con Roma dovranno essere proprio le due giunte del Nord targate centrodestra, Lombardia e Veneto - in primis i due governatori Roberto Formigoni e Giancarlo Galan - che avranno lonere e lonore di avviare in concreto il processo di federalismo. Ma allinterno della Costituzione.
«In ogni momento bisogna scegliere il meglio - ha concluso Bossi - e oggi il meglio è chiedere l'applicazione della Costituzione. Il processo federalista è già molto avanzato». Luscita del segretario della Lega non ha colto di sorpresa i vertici del partito. «Bossi non ha fatto altro che confermare la strategia già elaborata subito dopo il referendum sulla devolution» spiega Roberto Calderoli, il vicepresidente del Senato ed ex ministro delle Riforme che però domenica aveva respinto linvito del capo dello Stato. «Le Regioni governate dal centrodestra avranno il compito di avviare il processo riformatore che larticolo 116 della Costituzione ci permette, quindi di chiedere il trasferimento di alcune competenze da Roma alla periferia. Si tratta delle due Regioni più ricche e rappresentative di tutto il Nord. Voglio proprio vedere come si comporteranno le altre giunte regionali, quelle governate dalla sinistra, se ci seguiranno su questa strada o se troveranno qualche scusa per non fare il federalismo».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.